Colpo grosso del Plr: conquistati tre seggi
Dopo mezzo secolo in Città si ribalta il rapporto con il Ppd, che perde la maggioranza relativa. Plebiscito per Samuele Cavadini sindaco.
E a Samuel Maffi si aggiunge Massimo Cerutti. Rieletti anche Francesca Luisoni e Paolo Danielli per il Ppd, Daniele Caverzasio per Lega-Udc-Udf e Françoise Gehring per l’AlternativA.
Le ambizioni a Mendrisio a questa tornata elettorale erano tante (al pari delle incognite). Più persino dei seggi, sette, a disposizione in Municipio. A fare gola in particolare c’era il terzo posto dei popolari democratici, che, come si è visto, avevano più di una ragione per preoccuparsi. A fare il botto dopo quasi mezzo secolo, sono stati, infatti, i liberali radicali. Per loro si è avverato quello che, solo qualche settimana fa, era un sogno: conquistare tre poltrone e consolidare un cambiamento annunciato, nel maggio del 2018, dall’elezione a sindaco di Samuele Cavadini dopo l’uscita di scena di Carlo Croci (Ppd). Un risultato, quello del Plr – cresciuto dell’8% –, che non solo ha letteralmente blindato il sindacato, ma gli ha permesso altresì di diventare partito di maggioranza relativa, ‘scippando’ così il primato al Ppd.
I veterani del partito forse non ci speravano più: in fondo era dai tempi di Giulio Guglielmetti (municipale e sindaco, fra il 1941 il 1973) che aspettavano. Invece è successo. Merito di Cavadini, che si è rivelato un vero trascinatore, conquistando una fiducia che vale 5’404 voti personali. Un risultato tale da evocare quelli centrati da Croci nel corso del suo mandato. Sono bastati quasi tre anni da sindaco, quindi, per convincere la popolazione della Città che è ‘l’uomo giusto al posto giusto’. Al suo fianco ci sarà, una volta di più, Samuel Maffi (3’698 voti), che può dunque festeggiare il suo decennio in Municipio. Il terzo uomo del Plr è Massimo Cerutti
(2’898 voti), il quale entra in Municipio a scapito del Ppd Manuel Aostalli, uscente. Per i popolari democratici ce la fanno, per contro, Francesca Luisoni
(2’909 voti) e Paolo Danielli (2’782 voti). Niente da fare per le ambizioni della Lega, che flette anche a Mendrisio (e perde il 2%). Riconfermato, però, Daniele Caverzasio con 2’323 voti personali per il gruppo Lega-Udc-Udf. L’AlternativA, che unisce Sinistra e Verdi, mantiene a sua volta un seggio (niente raddoppio come auspicato) e riconferma
Françoise Gehring con 1’968 voti. Un successo anche la presenza di due donne: Luisoni e Gehring adesso sono espressione di una chiara volontà della cittadinanza. Piccolo ma significativo il dato di Per Mendrisio: con il suo 3,1% non entra in Municipio, ma potrebbe dire la sua in aula.
Il neosindaco (di quindicina, per forma) Samuele Cavadini è quasi frastornato (ma felice) dal risultato ottenuto. Giunto, confessa a ‘laRegione’, «inaspettato». Ma si sa, «in politica non bisogna mai dare nulla per scontato. Qui fra i due litiganti è capitato a noi di centrare l’obiettivo». Per lei è stato un plebiscito. «E fa piacere. Sono grato alla cittadinanza per questo apprezzamento». A fare la differenza è stato il suo attaccamento al territorio? «Faccio fatica a trovare delle motivazioni. Ho sempre cercato di fare del mio meglio, ponendomi nella maniera più confacente. Del resto, non ne saprei trovare un’altra. Aggiungo che ho sempre contato sul gioco di squadra. Atteggiamento che manterrò pure in futuro». Dal sindaco al terzo uomo del Plr: è emozionato e commosso Massimo Cerutti. A dirla tutta, ci confida, «ci credevo fino in fondo». Con la consapevolezza che si tratta di un risultato storico. «La popolazione – commenta a ‘laRegione’ – mi ha affidato un compito importante». Adesso si dice «fiducioso» e pronto a mostrare il suo attaccamento al territorio, «senza dimenticare i Quartieri».
Curiosando in casa Ppd, la prima impressione è che a Mendrisio il partito dovrà metabolizzare la sconfitta, coincisa con la perdita del 7% sui voti di lista, del terzo seggio e della maggioranza relativa: tutto in una volta. Paolo Danielli, vicesindaco uscente, è comprensibilmente soddisfatto per la sua rielezione e la riconferma della collega Francesca Luisoni; e rammaricato al contempo per l’uscita di scena di Manuel Aostalli. Sentimenti contrastanti, insomma. «Lo smacco del partito è stato forte – ammette –. Vuol dire che ricominceremo da capo, facendo leva su una squadra nuova e con tanta voglia di fare». Il risultato del Plr? «Di sicuro con Cavadini il partito si è ritrovato, vedremo come affrontare questo triennio».
Per Daniele Caverzasio il traguardo che si era prefissato, la riconferma, è stato centrato. E di questo, dice a ‘laRegione’, ne è «contento». Diverso il discorso relativo alle ambizioni di raddoppio del gruppo Lega-Udc-Udf. In quel caso, ammette, «l’obiettivo non è stato raggiunto». La flessione registrata a Mendrisio, richiama, è leggera e simile a quella dell’AlternativA. E sul responso generale? «Guardando alla composizione dell’esecutivo, essa è confermata per i suoi sei settimi, quindi penso continueremo a lavorare bene come prima».
Anche per Françoise Gehring – soddisfatta della sua rielezione – adesso la vera misura delle forze in campo la si avrà con i numeri del Consiglio comunale. Certo il sogno di raddoppiare e portare la terza donna (Claudia Crivelli Barella) in Municipio non si è avverato. Di rado, però, annota ancora, un’alleanza restituisce la somma matematica delle liste. «In ogni caso – commenta – sono strafelice di continuare a lavorare con Francesca Luisoni».
La soddisfazione del sindaco
Bruno Arrigoni non nasconde la sua soddisfazione. «Sono contento, è il risultato che ci aspettavamo – commenta a ‘laRegione’ pochi istanti dopo la pubblicazione dei risultati, inizialmente attesa per la tarda serata di domenica –. Non posso quindi che essere soddisfatto per questo risultato». Quale sarà il primo passo che vorrà concretizzare? «In ambito politico, nei prossimi mesi vorrei sondare in modo approfondito la tematica dell’aggregazione nel Basso Mendrisiotto – risponde Arrigoni –. Dobbiamo inoltre continuare con il nostro piano degli investimenti che, tra gli altri, comprende il comparto della stazione, la ristrutturazione del Palapenz, gli asili e le palestre».
Obiettivo fallito per la Lega
Roberta Pantani non aveva nascosto le sue ambizioni di raddoppio in Municipio del gruppo LegaUdc e di sindacato. «Obiettivo che non abbiamo raggiunto – analizza la municipale –. A livello generale abbiamo comunque tenuto: in altri tempi per un 24 per cento saremmo stati super felici. Anche a livello personale non ho nulla da recriminare e non posso che ringraziare i cittadini per il loro sostegno». Come analizzare il calo percentuale? «È stata una lotta tre a uno. Nelle interviste ai singoli candidati e al sindaco è stata evidente la coali
zione contro di noi per evitare il nostro raddoppio e, di conseguenza, aiutare il Ppd». Come vede Roberta Pantani il lavoro che la attende nei prossimi anni, anche alla luce della recente segnalazione agli Enti locali da parte dei colleghi di Municipio? «Se la squadra non è cambiata, non cambierà nemmeno la modalità di lavoro», risponde Pantani.
Campagna ‘come una volta’ per il Ppd
«Sono contento, non era assolutamente scontato». Stando alle analisi della vigilia, il seggio del Ppd era a rischio. Davide Lurati è riuscito a difenderlo. «È stato un lavoro d squadra, ringrazio la sezione per il lavoro micidiale svolto. È stata una campagna come una volta». Parlando del suo risultato, l’esponente del Ppd annota che «in questi 5 anni ho lavorato e proposto cose concrete a sostegno di tutti i cittadini. I cittadini di Chiasso hanno capito che non fosse il caso di raddoppiare in Municipio un certo modo di intendere la politica. E questo è successo per la seconda legislatura: a Chiasso può iniziare una nuova prospettiva».
‘La prossimità’ fa la differenza
Sonia Colombo-Regazzoni ha incrementato di 107 voti il suo ‘bottino’ di personali. «Sono felicissima per il risultato, per Chiasso e per il partito – spiega la rappresentante del Plr –. Il mio successo personale deriva dal modo che ho sempre avuto di operare vicino alla gente perché la prossimità è il fattore principale per qualcuno che opera a livello comunale: le persone vogliono potersi approcciare ed esprimere osservazioni e problematiche. Sono contenta di poter continuare a lavorare con questo Municipio, visto che per i cittadini non è stato il momento di cambiare».
‘Abbiamo sempre lavorato bene’
La «riconferma della squadra» soddisfa anche Davide Dosi, che sottolinea il «buon lavoro e la crescita interessante» del gruppo Us-I Verdi. «Abbiamo lavorato bene fino all’altro giorno e non vedo perché non dovremmo continuare a farlo: non vedo come le scaramucce possano intaccare i rapporti professionali». Il riferimento di Davide Dosi è alla sua recente segnalazione della collega Pantani agli Enti locali per violazione della collegialità. «La segnalazione è un atto dovuto nel momento in cui ritieni che qualcuno abbia fatto qualcosa di sbagliato: non si tratta di una sentenza. Se mi risponderanno che quanto fatto è corretto, ne prenderò atto e ne farò tesoro». Guardando ai dicasteri, come si diceva in apertura, Dosi non nasconde di «essere incuriosito da tanti temi. Ma ci sono anche tante cose iniziate nell’ambito dell’Educazione e della Cultura che mi piacerebbe portare avanti».