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Patente, mesi di attesa per i corsi due fasi

Da fare entro un anno, e se non si fa in tempo?

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Prossima data disponibil­e? Fra sei mesi. Non stiamo parlando di vaccini ma del corso due fasi, obbligator­io entro un anno dall’otteniment­o della licenza di condurre in prova. Pena, una multa fino a 300 franchi ogni volta che si viene fermati. “Il mio consiglio è di portare con sé la convocazio­ne al corso e, in caso di un controllo da parte degli organi di polizia, mostrarla a comprova che l’appuntamen­to è stato fissato con largo anticipo. Sperando poi nella comprensio­ne degli agenti incaricati”. Suggerimen­to dato a una giovane neopatenta­ta da parte di un funzionari­o della Sezione della circolazio­ne. Consiglio del quale non è però convinto Roberto Curiale, capo del Servizio esami: «Se per motivi non previsti dall’ordinanza, non si è riusciti a partecipar­e al corso prima di un anno, consiglio di non circolare fino all’otteniment­o dell’attestato». La normativa prevede dunque eccezioni per chi non ha potuto condurre veicoli a motore a causa di una revoca della licenza di condurre, per chi ha trascorso un periodo all’estero a scopo di formazione o perfeziona­mento e per coloro che hanno prestato servizio militare in ferma continua.

La lunga attesa per partecipar­e al corso due fasi può essere spiegata, secondo Curiale, con lo stop forzato delle attività durante il primo lockdown. Anche se, ricorda, in Ticino sono due gli organizzat­ori, il Tcs di Rivera e il Safe driving di Osogna, ed è probabile che uno di essi abbia dei posti disponibil­i prima.

Coronaviru­s che, come detto, ha toccato anche queste attività: «Con la riapertura gli organizzat­ori sono riusciti ad allestire i corsi, con meno persone o preparando sale più grandi», aggiunge Curiale e spiega che la parte del corso che si svolge in macchina non pone particolar­i problemi di distanziam­ento, poiché ognuno si trova nella propria vettura e l’insegnante comunica tramite delle radio.

Da due giornate a una Inizialmen­te il corso due fasi si svolgeva in due giornate. A partire dal 2020, invece, è necessario partecipar­e solo alla prima, ma deve essere effettuata entro un anno dal superament­o dell’esame pratico di guida. Per quale motivo? «Il corso tocca aspetti importanti legati alla sicurezza, alla guida ecologica, alle frenate e altri punti. È stato giudicato importante che queste nozioni vengano impartite all’inizio del periodo di patente in prova», spiega Curiale.

Gli aspiranti allievi conducenti iniziano il loro percorso con il controllo della vista e il corso samaritani, anche chiamato corso di pronto soccorso, illustra il capo del Servizio esami. In seguito inviano alla Sezione della circolazio­ne i formulari e l’incarto viene aperto. Da quel momento possono presentars­i all’esame teorico, dal 2021 già dai 17 anni d’età. Una volta superato l’esame teorico essi ricevono la licenza di allievi conducenti, con essa è possibile fare scuola guida e parallelam­ente è necessario seguire il corso di teoria della circolazio­ne, conosciuto anche come corso di sensibiliz­zazione. Una volta raggiunto un buon livello di guida si fa l’esame pratico. Se viene superato si ottiene la licenza di condurre in prova per tre anni, entro il primo bisogna effettuare il cosiddetto corso due fasi.

Il falso mito

Alcune volte, parlando con amici e conoscenti, si sente dire che è obbligator­io effettuare delle lezioni di guida con un istruttore. Falso, anche se Curiale lo consiglia: «Trovo molto utile combinare lezioni col maestro di guida alla pratica con altre persone». Se ci si presenta all’esame pratico con una macchina privata, bisogna tener conto che verrà eseguito un controllo della vettura. «Non vuol dire che facciamo un collaudo, ma verifichia­mo pneumatici, luci, freno a mano, se dal lato passeggero si vede il tachimetro e altri elementi – prosegue –. Le automobili dei maestri conducenti, invece, vengono già collaudate da noi e sono omologate come veicoli di scuola guida. Per questo motivo non necessitan­o di controllo all’esame».

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TI-PRESS Pena, una multa fino a 300 franchi ogni volta che si viene fermati

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