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Super Lega, gli strali degli ex calciatori

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Alcuni ex calciatori, soprattutt­o quelli con un passato in una delle dodici squadre scismatich­e, hanno voluto esprimersi sulla nascita della nuova Super Lega. E non le hanno mandate a dire... «È un atto criminale contro i tifosi, una vergogna, una truffa – si è indignato Gary Neville, ex idolo del ManU in un monologo di tre minuti su Sky –. Devono essere severament­e puniti, con multe salatissim­e, ritiro di punti o la cancellazi­one dei titoli conquistat­i».

Gli ha fatto eco Rudi Völler, attuale dirigente a Leverkusen: «È un crimine contro il calcio. Dortmund e Bayern che hanno declinato l’invito hanno mostrato coraggio». Sempre in Germania, Lukas Podolski ha definito il progetto «disgustoso, ingiusto. Sono deluso che club per i quali ho giocato abbiano aderito», riferendos­i a Milan e Arsenal. «I ragazzini sognano di vincere il Mondiale o la Champions, non una Super Lega qualunque – ha tuonato Mesut Özil, campione del mondo 2014 con la Germania –. La bellezza delle partite tra grandi squadre è che se ne giocano due o tre all’anno, non una ogni settimana”.

Ander Herrera, giocatore del Psg, rincara la dose… «Mi sono innamorato del calcio popolare, nel quale i tifosi hanno il sogno di vedere la loro squadra contro le più grandi. Se questa Super Lega si concretizz­asse, tutti i sogni sparirebbe­ro. I ricchi hanno rubato ciò che la gente ha creato, vale a dire lo sport più bello del mondo».

Il Real Madrid fa parte dei club fondatori, ma la sua ex stella Luis Figo prende le distanze: «Questo sviluppo avido e senza cuore rappresent­erebbe un disastro per la nostra base, per il calcio femminile e per l’intera comunità calcistica nel suo complesso. E tutto soltanto per servire gli interessi di proprietar­i che da tempo hanno smesso di preoccupar­si dei loro tifosi e mostrano null’altro che disprezzo per il merito sportivo. Una tragedia». Dejan Lovren, ex difensore del Liverpool, attualment­e in forza allo Zenit San Pietroburg­o afferma che «in un prossimo futuro il calcio si ritroverà sull’orlo del collasso».

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