La Super Lega divide ‘Fuori chi partecipa’
Il presidente Uefa, Aleksander Ceferin, attacca: ‘Per i giocatori niente Nazionale’
Guerra di parole e battaglie giudiziarie all’orizzonte del calcio europeo. La Super Lega, una competizione privata fondata domenica da 12 club dissidenti, ha scatenato la protesta dei tifosi e degli organi di governo, che l’hanno definita “uno sputo in faccia agli amanti del calcio”. Dopo decenni in cui lo spettro dello scisma è stato sventolato per strappare all’Uefa sempre maggiori concessioni, i top club del continente, guidati da Real Madrid, Liverpool e Manchester United, hanno fatto il grande passo creando una società privata, soprannominata Super Lega, e avviando preventivamente le procedure legali per garantire che il progetto sia lanciato correttamente di fronte all’opposizione di Uefa, l’organizzatrice della Champions League e Fifa, le quali hanno minacciato cause miliardarie contro le società dissidenti.
La creazione della Super Lega è “una proposta vergognosa” da parte di pochi club “guidati dall’avidità” e “uno sputo in faccia a tutti gli amanti del calcio”, ha detto il presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin in una conferenza stampa. Il capo dell’organismo europeo ha replicato all’iniziativa scismatica promettendo di escludere i club e i giocatori interessati da tutte le competizioni nazionali e internazionali, e ha ufficializzato l’adozione di una riforma della Champions League, che sarà ampliata da 32 a 36 squadre entro il 2024. Inoltre, il comitato esecutivo ha deciso di rinviare a venerdì la decisione in merito alle sedi di Euro 21, con Monaco, Dublino e Bilbao ancora in forse vista la reticenza dei rispettivi governi ad accettare la presenza degli spettatori sugli spalti.
I club ribelli – Milan, Arsenal, Atletico Madrid, Chelsea, Barcellona, Inter, Juventus, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Real Madrid e Tottenham – comprendono tutti i vincitori della Champions League dal 2005, a eccezione del Bayern Monaco. L’idea è di introdurre un controverso sistema di lega quasi chiusa paragonabile a quelle nordamericane di basket (Nba), football (Nfl) e hockey (Nhl). “La stagione inaugurale (...) inizierà il più presto possibile”, hanno assicurato i club fondatori in un comunicato, senza fissare un calendario specifico.
‘Risorse aggiuntive’
Secondo una fonte a conoscenza dei negoziati, Bayern Monaco, Paris St-Germain e Porto sono stati avvicinati, ma i tedeschi si sono fermamente opposti all’idea, mentre i francesi si sono limitati a non firmare. «Da parte tedesca, il Bayern Monaco e il Dortmund hanno chiarito di essere contrari al progetto», ha detto il patron del Borussia, Hans-Joachim Watzke. Secondo i suoi promotori, la Super Lega funzionerebbe sotto forma di una regular season con 20 squadre, seguita dai playoff. Al via i 15 membri completi (i 12 club fondatori menzionati e altri tre da determinare) con l’aggiunta di cinque squadre scelte “attraverso un criterio basato sulle loro prestazioni nella stagione precedente”. Le partite si terrebbero a metà settimana, in concorrenza diretta con gli slot riservati alla Champions League, ma non con i campionati nazionali tradizionalmente disputati nei fine settimana.
La nuova competizione, secondo i suoi promotori, è destinata a “generare risorse aggiuntive per l’intera piramide calcistica” e i club fondatori riceveranno “un pagamento una tantum dell’ordine di 3,5 miliardi di euro esclusivamente per gli investimenti in infrastrutture e per compensare l’impatto della crisi del Covid-19”. La banca statunitense JPMorgan ha confermato che finanzierà il progetto.
Gli importi citati presuppongono entrate ben al di sopra di quelle ottenute dall’Uefa per tutte le sue competizioni per club (Champions League, Europa League e Supercoppa europea), che avevano generato 3,2 miliardi di euro di diritti televisivi nel 2018-2019, prima di una pandemia che ha gravemente afflitto il mercato dei diritti sportivi.
Minaccia di esclusione
Resta da vedere come Uefa e Fifa risponderanno a questo tentativo di secessione, simile a quello nel basket europeo, tra l’Eurolega e la Fiba. La Fifa “non può che disapprovare una lega europea chiusa e dissidente”, ha fatto sapere la federazione internazionale.
Da parte sua, Aleksander Ceferin ha ribadito lunedì che i giocatori militanti nei club aderenti a questa lega privata “saranno banditi” da competizioni internazionali come la Coppa del mondo o l’Euro e “non potranno rappresentare le loro squadre nazionali”. La Svizzera, quindi, rischierebbe di non poter schierare all’Euro né Xherdan Shaqiri (Liverpool), né Granit Xhaka (Arsenal). Resta da vedere se la minaccia è conforme al diritto europeo della concorrenza, il che suggerisce una possibile battaglia legale. Proprio per questo motivo, il comitato esecutivo ha in programma una nuova riunione per martedì, al fine di valutare dal profilo legale le prossime mosse da prendere. All’interno dell’organo direttivo c’è infatti chi preme per un’immediata esclusione dei club dissidenti da Champions e campionati nazionali attualmente in corso.
In una lettera indirizzata a Fifa e Uefa, ottenuta dall’Afp, i promotori della Super Lega hanno annunciato di aver avviato preventivamente “una procedura presso i tribunali competenti per garantire la regolare istituzione e lo svolgimento della competizione”.
TIfosi inviperiti
Nel frattempo, le prese di posizione contrarie alla Super Lega si sono moltiplicate, soprattutto tra i tifosi. “È una rapina. Stanno togliendo ogni forma di incertezza sportiva, che è la base del nostro attaccamento a questo sport”, ha detto all’Afp Ronan Evain, coordinatore della rete Football Supporters Europe.
I membri dello Spion Kop 1906, uno dei principali gruppi sostenitori del Liverpool, hanno reso noto che ritireranno i loro striscioni dagli spalti della Kop, la curva simbolo della tifoseria dei Reds: “Sentiamo di non poter più dare il nostro sostegno a un club che mette l’avidità finanziaria davanti all’integrità del gioco», hanno fatto sapere via Twitter.