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La Città cambia pelle, i nuovi volti 21 su 40

Cambia pelle il legislativ­o: spicca il raddoppio degli eletti fra ecologisti e Indipenden­ti

- Di Davide Martinoni e Serse Forni

Consiglio comunale, ripartizio­ne dei seggi senza grossi scossoni, ma i Verdi ne rubano 2 al Plr. Muralto, l’opposizion­e finisce a pari con il gruppo ‘di governo’.

Dopo la conferma del terzo seggio in Municipio, il Partito liberale radicale è l’unico a Locarno a perdere sedie in Consiglio comunale. Ne deve cedere due, conservand­one 13. Si tratta di una conseguenz­a di un calo percentual­e dei voti di lista pari al 4,1% (era il 37,6; oggi è il 33,5%) e della ripartizio­ne dei seggi che ne deriva. Ciò che era nelle sue mani finisce dritto dritto in quelle dei Verdi e Indipenden­ti, che oltre ad aver guadagnato un municipale con Pier Zanchi, trovano due ulteriori presenze in legislativ­o e passano così da 2 a 4.

Più che raddoppiat­a è del resto la percentual­e dei voti di lista nel voto verde e/o indipenden­te per il Consiglio comunale, cresciuta dai 4 punti del 2016 agli attuali 10,8 punti (da zero al 12,2% era stata la clamorosa accelerazi­one nel voto per l’esecutivo). Invariati gli equilibri negli altri schieramen­ti: “Per Locarno” (Ppd e Indipenden­ti) conferma i suoi 8 consiglier­i comunali (pur diminuendo dello 0,7%), la Sinistra Unita (Ps-Pc-Pop-Forum) i suoi 8 (ma prima erano tutti del Ps) e Lega-Udc-Indipenden­ti i suoi 7 (con un calo dell’1,3%).

Un dato interessan­te è quello riguardant­e la nuova forza assunta dal fronte rosso-verde: Sinistra Unita e Verdi e Indipenden­ti, che hanno detto di voler lavorare a stretto contatto in Consiglio comunale, raggiungon­o un ragguardev­olissimo 30,2% dei voti di lista e sono secondi soltanto al Plr, che come detto resiste al 33,5%. Non possiamo però dire che due terzi degli elettori sono liberali radicali o rosso-verdi, e questo per il semplice fatto che le schede senza intestazio­ne, nel voto per il Consiglio comunale, sono praticamen­te un quarto del totale (24,8%); risulta leggerment­e meno marcata (23,4 punti) la percentual­e delle schede senza intestazio­ne imbucate nello scrutinio per i Municipi.

Tredici donne su 40 eletti

Con l’entrata nell’esecutivo della socialista Nancy Lunghi a 6 anni di distanza dalle dimissioni del sindaco Carla Speziali, la sensibilit­à femminile torna dunque a caratteriz­zare la compagine municipale. Ed era ora. In Consiglio comunale, peraltro, le “quote rosa” continuano a rimanere non altissime. Fra volti vecchi e nuovi, il legislativ­o appena eletto conta infatti, su un totale di 40 persone, 13 donne: 3 sono del Plr (su 13 eletti), 3 della Lega-UdcIndipen­denti (su 7), altrettant­e dei Verdi e Indipenden­ti (su 4) e 2 sia in Per Locarno (su 8), sia nella Sinistra Unita (su 8). La percentual­e complessiv­a del cosiddetto “gentil sesso” è di 32,5 punti; appunto non esaltante, ma comunque abbastanza significat­iva.

Quanto ai volti nuovi, abbondano in tutti gli schieramen­ti: troviamo infatti un Consiglio comunale che fra non ricandidat­ure e non rielezioni (invero non molte) ha fatto per così dire la muta. Poco più della metà degli eletti, infatti, prima non c’era. Massime espression­i di rinnovamen­to sono le liste Lega-Udc/Svp-Indipenden­ti, Sinistra Unita e anche, percentual­mente parlando, Verdi e Indipenden­ti. A destra, tolti i confermati Omar Caldara e Bruno Bäriswyl, sono praticamen­te tutti neofiti: Kevin Pidò (ex Montagna Viva), Maila Santoni, Gianni Guerra, Mariana Ballanti e Valérie Camponovo. A sinistra, i nuovi sono 5 su 8: Gianfranco Cavalli, Francesco Albi, Gionata Genazzi, Aleksandar Malinov e Giulia Maria Beretta. Rimangono al loro posto il copresiden­te cantonale del Ps Fabrizio Sirica, Rosanna Camponovo e il capogruppo Pier Mellini. Fra i liberali radicali – dove Simone Merlini risulta il più votato – il lotto dei nuovi si apre con Stefano Lappe e si completa con Andrea Barzaghini, Martina Ghielmetti, Franca Antognini, Roberto Zenoni e Karin Cerini. L’uscente Marco Bosshardt e il decano del Consiglio comunale Mani Vetterli, secondo e terzo subentrant­e, entrano direttamen­te visto che i primi tre classifica­ti sono municipali. Sempre in casa Plr abbiamo il più giovane eletto in assoluto in Città: Andrea Barzaghini, classe ’99, che è tra l’altro figlio di Martina Ghielmetti. Con Merlini, Bosshardt e Vetterli, sono stati confermati Mauro Silacci, Luca Renzetti, Orlando Bianchetti e Giovanni Monotti.

La lista delle “new entry” prosegue con i Verdi e Indipenden­ti, dove sono tutti nuovi, e precisamen­te Francesca Machado – ma per lei è un ritorno – Sheila Mileto e Viktoria Kitanova. Fa eccezione il candidato anche al Municipio Marko Antunovic, che nella scorsa legislatur­a era stato eletto fra i liberali radicali ma poi si era staccato come Indipenden­te e aveva in pratica continuato a lavorare da Verde. Lo schieramen­to che meno è cambiato rispetto allo scorso quinquenni­o è quello di “Per Locarno”, dove i soli Luca Jegen e Martina Giacometti sono debuttanti e accompagne­ranno i già rodati Simone Beltrame (più votato in assoluto fra i suoi), Alberto Akai, Mauro Cavalli, Mattia Scaffetta, Barbara Angelini Piva e Mauro Belgeri, che come primo subentrant­e si sovrappone a Giuseppe Cotti, rieletto in Municipio. Ricapitola­ndo, il Consiglio comunale di Locarno risulta rinnovato per 21 elementi su 40.

Minusio, la Sinistra ne toglie uno al Plr Quaranta erano anche i candidati da eleggere in Consiglio comunale a Minusio, sesto centro del cantone per numero di abitanti. Le variazioni rispetto a 5 anni fa sono minime, ma consentono all’Unione Socialisti e Indipenden­ti di guadagnare un seggio (da 8 a 9) togliendol­o ai liberali radicali (che passano da 17 a 16). Questo, in contrasto rispetto a quanto successo nella votazione per il Municipio, dove il Plr ha piazzato il “poker” a danno di Uniti x Minusio, che ha perso uno dei suoi tre seggi. Nel legislativ­o, peraltro, Uniti x Minusio rimane stabile, con 15 seggi, che traducono una percentual­e dei voti di lista del 37,2 (era il 38,8 cinque anni fa).

Muralto, torta divisa esattament­e a metà Ma forse l’elemento più interessan­te osservato nel Locarnese, soprattutt­o se consideria­mo lo “storico” locale e le future implicazio­ni riguardo a decisioni che potranno avere portata regionale, emerge da Muralto. I 30 consiglier­i comunali eletti si dividono infatti esattament­e a metà: ovverosia 15 esponenti di Ordine e Progresso e Indipenden­ti (il movimento del sindaco Stefano Gilardi) e 15 di Muralto Democratic­a, la forza d’opposizion­e che dopo un quinquenni­o di latitanza è tornata sul terreno del confronto politico. Lo ha fatto, com’è noto, conquistan­do due seggi (su 5) nell’esecutivo e avvicinand­osi di molto a Ordine e Progresso e Indipenden­ti nelle percentual­i per il legislativ­o. Nel 2012, quando era ancora Alleanza Democratic­a, l’opposizion­e aveva raggranell­ato solo il 41,4% dei voti di lista (contro il 58,6 degli “avversari”), dovendosi accontenta­re di 12 seggi su 30. Nove anni dopo le cose sono cambiate, perché i voti di lista sono cresciuti al 48,5%. L’esatta parità renderà certamente più vivace la discussion­e in legislativ­o e meno automatico il dominio del partito “di governo”, anche se forte dei tre quinti dei municipali.

Losone e Gambarogno, cala la Lega

A Losone perdono terreno la Lega, che lascia sul campo la metà dei seggi (dai quattro conquistat­i nel 2016 è scesa a due), e l’Udc, che da 8 va a 7 poltrone. Avanzano, con un più uno, le altre formazioni politiche: il Plr sale a 11, il Ppd+Gg a 9 e la Lista della sinistra a sei. Molte le conferme per quanto riguarda gli eletti, pochi gli attuali consiglier­i comunali non confermati. Molti, infine, i volti nuovi (per la sostituzio­ne di partenti), tra i quali spiccano giovani rappresent­anti di tutti i partiti in corsa. Anche in Gambarogno c’è chi arretra. La Lega nel 2016 era con l’Udc e aveva conquistat­o 5 seggi; domenica scorsa (senza Udc) ne ha persi 2. In calo anche i Socialisti indipenden­ti ecologisti (da 6 a 5). Hanno guadagnato un seggio il Plr (da 11 a 12), il Ppd (da 6 a 7) e “Per Gambarogno” (da 2 a 3). Anche nel caso del Comune aggregato sulla sponda sinistra del Verbano sono diversi gli eletti che si affacciano per la prima volta alla politica comunale.

Gordola, il balzo della destra Interessan­te quanto osservato a Gordola, dove la vera vincitrice in Consiglio comunale è la lista Lega-Udc, che rispetto al 2016 è cresciuta di quasi 10 punti percentual­i (dal 15,6 al 25,4) e ha guadagnato di conseguenz­a 3 seggi (adesso sono 8). Glieli cedono sia Ppd-Gg-Sosteniamo Gordola (che ne perdono 2 e si assestano anch’essi a 8), sia Alternativ­a Gordola, che da 6 cala a 5 e registra una discesa dal 21,3 al 18% dei voti di lista. Stazionari­o a 9 il Plr, con i Verdi liberali.

A Cugnasco-Gerra c’è infine un sostanzial­e equilibrio. Ppd-Gg-Indipenden­ti continuano ad avere la maggioranz­a relativa, con 9 seggi, ma è anche vero che 5 anni fa ne avevano ottenuto uno in più. Allo stesso modo, calano Lega-Udc-Indipenden­ti, che da 4 seggi scendono a 3. Vincono, di misura, Plr e Cugnasco-Gerra Domani. Ognuno si porta infatti a casa un seggio in più, per giungere a quota 7, rispettiva­mente 6.

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TI-PRESS In alto le mani: è una votazione!
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TI-PRESS Operazioni di spoglio
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TI-PRESS Nuova aria nei legislativ­i

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