Nel legislativo scambio di seggi e più donne
Confermato il ribaltone (Ppd-Plr). Meno seggi a Lega-Udc-Udf, Sinistra e Verdi uniti tengono
Anche il Consiglio comunale ha subìto una trasformazione. Il Plr sorpassa il Ppd e diventa primo partito, l’AlternativA scavalca Lega-Udc-Udf. Un terzo dei seggi alle donne.
Se mai a Mendrisio ci fosse stato bisogno della proverbiale prova del nove, ebbene, i numeri usciti dalle urne domenica per il Consiglio comunale non hanno fatto altro che consolidare il ribaltone – fra Ppd e Plr – e confermare le tendenze tanto a Destra che a Sinistra. Dentro l’aula consiliare cambia, infatti, la prospettiva e muta il peso dei seggi dei due partiti storici. Così i liberali radicali si ritrovano a rafforzare le posizioni dentro al ‘parlamentino’ comunale; e sul puro piano aritmetico sottraggono i tre seggi che permettono loro di toccare quota 20 consiglieri comunali e issarsi a prima forza politica. A specchio, si ritrovano invece privati di tre poltroncine i popolari democratici, che scendono da 19 a 16 rappresentanti. Si restringe, anche se di poco – come è accaduto nelle percentuali –, lo schieramento del gruppo Lega-Udc-Ind., che passa da 12 a 10 consiglieri. Marciano sul posto, dal canto loro, Sinistra e Verdi che uniti nell’AlternativA si ritrovano con gli stessi seggi (12) del 2016, tengono e diventano il terzo partito. Elemento di novità è poi la Lista civica Per Mendrisio, che fa il suo ingresso nel legislativo con due dei suoi esponenti: un responso per nulla trascurabile per un soggetto politico appena giunto alla ribalta della Città. L’arco consiliare con i suoi 60 consiglieri è, dunque, ricomposto dopo una tornata elettorale che si annunciava vivace e, in effetti, ha movimentato la vita politica comunale – nonostante i limiti della pandemia –, consegnando a livello municipale la maggioranza relativa al Plr. E non succedeva da quasi cinquant’anni.
Mutazioni politiche e di genere
Parlare di scossoni sarebbe, in ogni caso, esagerato, almeno per il Consiglio comunale (fatto salvo, è chiaro, il sovvertito equilibrio fra due delle anime di Mendrisio). Il profilo del Consiglio comunale, però, si è comunque trasformato: per i volti nuovi che presto faranno capolino dai banchi, per i consiglieri che stavolta hanno mancato l’appuntamento (non pochi) e per la presenza femminile. Una presenza, quest’ultima, che oltre a essersi consolidata al tavolo dell’esecutivo – due le municipali – è cresciuta pure all’interno del legislativo. In pratica le donne consigliere sono quasi un terzo (19 in tutto). Le più numerose? Le rappresentanti dell’AlternativA.
Tra andirivieni e curiosità
Non mancano, come detto, i volti nuovi: se la vista non ci ha tradito, ne abbiamo contati diciassette, ridistribuiti fra le varie forze politiche in campo. Il decano del Consiglio comunale? Il ‘titolo’, per così dire, spetta a Nadir Sutter del gruppo Lega-Udc-Udf, mentre il più giovane è Jacopo Scacchi, classe 1999, dell’AlternativA. Sorprendente altresì la schiera dei candidati uscenti ma non riconfermati. Tra loro anche persone che ci hanno messo passione o vantano una lunga militanza: qui ad annoverare il numero più alto è il Ppd, complice pure la perdita di posizioni. Volendo andare, invece, alla ricerca delle peculiarità, balza all’occhio l’ingresso, nel Plr, di un ex presidente distrettuale (Marco Tela) e nel Ppd di un deputato, nonché capogruppo in Gran Consiglio (Maurizio Agustoni). Mentre tra chi ritorna si annoverano Tiziano Fontana, che oggi siede nel legislativo per la Lista civica Per Mendrisio, e Monika Fischer Kiskanc (l’AlternativA). Rientra in Consiglio comunale anche Manuel Aostalli, non riconfermato in Municipio. Quanto all’aria di famiglia, la si ritrova in Daniele e Giacomo Stanga e Massimiliano e Nicholas Robbiani: padri e figli uniti anche dallo stesso amor di partito. Legame, ma a distanza, infine, per Paola Galfetti, sorella di Stefano Tonini, consigliere a Chiasso: uguale il gruppo, la Lega.
Ppd: ‘Ci chiederemo perché è andata così’
In casa Ppd si è ancora frastornati per quanto accaduto; e delusi dal risultato, come ammette il presidente ad interim della sezione Gianluca Padlina. «A ben vedere – spiega a ‘laRegione’ – abbiamo vissuto alla rovescia ciò che è successo nel 2016 con la ripartizione dei seggi in Municipio, con la conquista del terzo grazie ai resti, sulla Lega. In più il Plr ha beneficiato del risultato eccezionale del sindaco Cavadini». Come dire che i complimenti sono d’obbligo. Così come lo è la consapevolezza dei numeri di questa tornata elettorale. «Chi ha vinto davvero? A conti fatti Plr e Lista civica. Tutti gli altri – come dire non solo il Ppd, ndr – hanno perso». Come legge il movimento di voti? «A titolo personale sono dell’avviso che non vi sia stato un travaso diretto tra Plr e Ppd. Semmai possono aver inciso le schede senza intestazione (più del 19%, ndr) e il calo della partecipazione (al 63%)». Certo la sconfitta andrà affrontata. «All’interno della sezione analizzeremo il risultato e ci chiederemo se è da ricondurre a temi o scelte specifiche. Anche se mi pare difficile». Si tireranno le conclusioni? Previsti passi indietro? «È presto per dirlo. Entusiasmo e determinazione, quelli, restano».
Chiasso: avanti Plr e Sinistra, cala la Lega
Un esponente in più per Plr (17) e Unità di SinitraI Verdi-Indipendenti (11) e due in meno per il gruppo Lega-Udc (10). Sono questi i cambiamenti – a cui si aggiunge la stabilità del Ppd (7) – registrati dal Consiglio comunale di Chiasso dopo le elezioni comunali dello scorso fine settimana. Cambiamenti che si traducono anche nelle percentuali dei voti di lista: avanzano Plr (dal 36,4 al 37,7 per cento) e Unità di Sinistra (dal 21,2 al 24,6), calano Ppd (dal 16,2 al 15 per cento) e Lega (dal 26,2 al 22,6). Fatta eccezione per Sonia ColomboRegazzoni (Plr) che ha ottenuto 1’555 voti personali e che continuerà a sedere in Municipio, il candidato più votato è stato Luca Bacciarini del Plr con 1’356 voti personali. Nelle altre liste i più votati sono stati Marco Ferrazzini per Us-I Verdi-Indipendenti (che con i suoi 1’034 voti personali ha battuto anche il municipale Davide Dosi, votato 1’027 volte), Giorgio Fonio per il Ppd+Gg-Verdi Liberali-Indipendenti (1’003, superato il municipale Davide Lurati che ne ha avuti 801) e Stefano Tonini per Lega-Udc (876; la municipale Roberta Pantani ne ha ottenuti 1’109). Restando ai voti preferenziali, 14 dei 17 eletti sulla lista Plr ne ha ottenuti più di mille. Tra gli eletti spicca il nome di Mattia Varisco (Plr), per anni capo pianificazione del Comune oggi al beneficio della pensione. Nel legislativo ci saranno 14 donne (su 45). Il consigliere comunale più giovane (classe 2000) è Rock Bolombo di Us-I Verdi-Indipendenti; la decana è invece Flora Solcà, prima subentrante sulla lista Lega-Udc.
Stabio, oltre la metà è donna
Nell’altalena dei seggi, tra segni meno e segni più, tra i Comuni dell’Alto Mendrisiotto c’è un risultato che, da queste parti, ha dell’inatteso. A riservare una vera sorpresa è il terzo Comune del Distretto, Stabio. Contati i voti e ridistribuiti peso politico e incarichi, scorrendo i nomi degli eletti in Consiglio comunale sulle quattro liste in lizza ecco venire alla luce un dato, che è tutt’altro che un dettaglio: nel legislativo siederanno quindici donne, ovvero più della metà dei 25 consiglieri che compongono il ‘parlamentino’ locale. Una presenza femminile ridistribuita fra i partiti, da Sinistra a Destra. La campagna che invitava a sostenere le candidate a Stabio sembra aver sortito dei risultati incoraggianti. A questo punto sarà interessante seguire i lavori di legislatura. Restando sui numeri e i seggi, si può notare l’avanzata di Plr e Gruppo Unità di Sinistra e l’arretramento di Ppd e soprattutto Lega -Udc-Udf. Stabio C’è, uscito dalla scena municipale, entra nel Consiglio comunale con una rappresentante, l’ex municipale Liliana Della Casa.
Tendenze nell’Alto Mendrisiotto
Allargando lo sguardo al resto del comprensorio, a Riva San Vitale a livello di legislativo non cambiano gli equilibri, con Ppd e Per Riva-Ldi stabili, Lega-Udc-Ind. che perde un seggio e l’Unità di Sinistra, Socialisti e Verdi che lo guadagna; situazione simile in un altro Borgo sul Ceresio, Brusino Arsizio, dove cambiano i fattori ma non il risultato. Qui a tenere sono Brusino 2000 e Gruppo Socialista e Ind., a salire (di uno) Gpb Lista civica Solidarietà e progresso, a scendere (di uno) Plr e Ind. A Castel San Pietro a patire il segno meno sono Plr (meno uno) e Per Castello (meno quattro), a marciare sul posto il Ppd (ma con undici seggi); entrano in modo significativo con cinque seggi Sinistra e Verdi. Spostandosi a Coldrerio, invece, il Plr cresce ulteriormente, arrivando a 14 seggi, Lega-Udc e Coldrerio RossoVerde mantengono le posizioni.
E tendenze nel Basso Mendrisiotto
Negli altri comuni del Basso Mendrisiotto si confermano le tendenze notate a livello di Municipio. A Breggia i Verdi hanno conquistato il loro terzo seggio e faranno quindi gruppo. A Balerna i quattro seggi lasciati liberi dalla Lega (che, ricordiamo, non ha presentato liste né per il Municipio né per il Consiglio comunale) sono andati a La Sinistra e I Verdi (1), al Ppd (1) e al nuovo movimento Il Guardiano, che ne ha ottenuti 2. Sulla lista era presente solo il nome di Andrea Zaramella. Tra i banchi del legislativo ci saranno anche Fabio Canevascini (La Sinistra e I Verdi) e Nicola Fattorini (Plr), i due municipali uscenti che non sono stati confermati. Morbio Inferiore ha visto l’avanzata di Morbio 2030 (Sinistra e Verdi) che ha conquistato due seggi in più a scapito della Lega-Udc. Il seggio perso dal Plr è invece andato al Ppd. Tra le fila di Morbio 2030 è stata eletta anche Gaia Mombelli, classe 2002, che l’anno scorso, in occasione delle elezioni poi posticipate a causa della pandemia, era la candidata più giovane del Ticino. A Novazzano avanzano Ppd e Insieme a Sinistra-I Verdi-Indipendenti con un candidato in più a testa. Due le poltrone perse dal Plr, stabile la Lega. Nel Plr oltre a Eros Deberti ci sarà anche la figlia Lisa Deberti. A Vacallo, infine, cala la Lega (che rimane con 3 consiglieri comunali) ed entra per la prima volta nel legislativo Per Vacallo Giovani, che elegge tre candidati (tra loro anche Anna Rizza, figlia del sindaco di quindicina Marco Rizza).