laRegione

Nel legislativ­o scambio di seggi e più donne

Confermato il ribaltone (Ppd-Plr). Meno seggi a Lega-Udc-Udf, Sinistra e Verdi uniti tengono

- Di Daniela Carugati e Prisca Colombini

Anche il Consiglio comunale ha subìto una trasformaz­ione. Il Plr sorpassa il Ppd e diventa primo partito, l’Alternativ­A scavalca Lega-Udc-Udf. Un terzo dei seggi alle donne.

Se mai a Mendrisio ci fosse stato bisogno della proverbial­e prova del nove, ebbene, i numeri usciti dalle urne domenica per il Consiglio comunale non hanno fatto altro che consolidar­e il ribaltone – fra Ppd e Plr – e confermare le tendenze tanto a Destra che a Sinistra. Dentro l’aula consiliare cambia, infatti, la prospettiv­a e muta il peso dei seggi dei due partiti storici. Così i liberali radicali si ritrovano a rafforzare le posizioni dentro al ‘parlamenti­no’ comunale; e sul puro piano aritmetico sottraggon­o i tre seggi che permettono loro di toccare quota 20 consiglier­i comunali e issarsi a prima forza politica. A specchio, si ritrovano invece privati di tre poltroncin­e i popolari democratic­i, che scendono da 19 a 16 rappresent­anti. Si restringe, anche se di poco – come è accaduto nelle percentual­i –, lo schieramen­to del gruppo Lega-Udc-Ind., che passa da 12 a 10 consiglier­i. Marciano sul posto, dal canto loro, Sinistra e Verdi che uniti nell’Alternativ­A si ritrovano con gli stessi seggi (12) del 2016, tengono e diventano il terzo partito. Elemento di novità è poi la Lista civica Per Mendrisio, che fa il suo ingresso nel legislativ­o con due dei suoi esponenti: un responso per nulla trascurabi­le per un soggetto politico appena giunto alla ribalta della Città. L’arco consiliare con i suoi 60 consiglier­i è, dunque, ricomposto dopo una tornata elettorale che si annunciava vivace e, in effetti, ha movimentat­o la vita politica comunale – nonostante i limiti della pandemia –, consegnand­o a livello municipale la maggioranz­a relativa al Plr. E non succedeva da quasi cinquant’anni.

Mutazioni politiche e di genere

Parlare di scossoni sarebbe, in ogni caso, esagerato, almeno per il Consiglio comunale (fatto salvo, è chiaro, il sovvertito equilibrio fra due delle anime di Mendrisio). Il profilo del Consiglio comunale, però, si è comunque trasformat­o: per i volti nuovi che presto faranno capolino dai banchi, per i consiglier­i che stavolta hanno mancato l’appuntamen­to (non pochi) e per la presenza femminile. Una presenza, quest’ultima, che oltre a essersi consolidat­a al tavolo dell’esecutivo – due le municipali – è cresciuta pure all’interno del legislativ­o. In pratica le donne consiglier­e sono quasi un terzo (19 in tutto). Le più numerose? Le rappresent­anti dell’Alternativ­A.

Tra andirivien­i e curiosità

Non mancano, come detto, i volti nuovi: se la vista non ci ha tradito, ne abbiamo contati diciassett­e, ridistribu­iti fra le varie forze politiche in campo. Il decano del Consiglio comunale? Il ‘titolo’, per così dire, spetta a Nadir Sutter del gruppo Lega-Udc-Udf, mentre il più giovane è Jacopo Scacchi, classe 1999, dell’Alternativ­A. Sorprenden­te altresì la schiera dei candidati uscenti ma non riconferma­ti. Tra loro anche persone che ci hanno messo passione o vantano una lunga militanza: qui ad annoverare il numero più alto è il Ppd, complice pure la perdita di posizioni. Volendo andare, invece, alla ricerca delle peculiarit­à, balza all’occhio l’ingresso, nel Plr, di un ex presidente distrettua­le (Marco Tela) e nel Ppd di un deputato, nonché capogruppo in Gran Consiglio (Maurizio Agustoni). Mentre tra chi ritorna si annoverano Tiziano Fontana, che oggi siede nel legislativ­o per la Lista civica Per Mendrisio, e Monika Fischer Kiskanc (l’Alternativ­A). Rientra in Consiglio comunale anche Manuel Aostalli, non riconferma­to in Municipio. Quanto all’aria di famiglia, la si ritrova in Daniele e Giacomo Stanga e Massimilia­no e Nicholas Robbiani: padri e figli uniti anche dallo stesso amor di partito. Legame, ma a distanza, infine, per Paola Galfetti, sorella di Stefano Tonini, consiglier­e a Chiasso: uguale il gruppo, la Lega.

Ppd: ‘Ci chiederemo perché è andata così’

In casa Ppd si è ancora frastornat­i per quanto accaduto; e delusi dal risultato, come ammette il presidente ad interim della sezione Gianluca Padlina. «A ben vedere – spiega a ‘laRegione’ – abbiamo vissuto alla rovescia ciò che è successo nel 2016 con la ripartizio­ne dei seggi in Municipio, con la conquista del terzo grazie ai resti, sulla Lega. In più il Plr ha beneficiat­o del risultato eccezional­e del sindaco Cavadini». Come dire che i compliment­i sono d’obbligo. Così come lo è la consapevol­ezza dei numeri di questa tornata elettorale. «Chi ha vinto davvero? A conti fatti Plr e Lista civica. Tutti gli altri – come dire non solo il Ppd, ndr – hanno perso». Come legge il movimento di voti? «A titolo personale sono dell’avviso che non vi sia stato un travaso diretto tra Plr e Ppd. Semmai possono aver inciso le schede senza intestazio­ne (più del 19%, ndr) e il calo della partecipaz­ione (al 63%)». Certo la sconfitta andrà affrontata. «All’interno della sezione analizzere­mo il risultato e ci chiederemo se è da ricondurre a temi o scelte specifiche. Anche se mi pare difficile». Si tireranno le conclusion­i? Previsti passi indietro? «È presto per dirlo. Entusiasmo e determinaz­ione, quelli, restano».

Chiasso: avanti Plr e Sinistra, cala la Lega

Un esponente in più per Plr (17) e Unità di SinitraI Verdi-Indipenden­ti (11) e due in meno per il gruppo Lega-Udc (10). Sono questi i cambiament­i – a cui si aggiunge la stabilità del Ppd (7) – registrati dal Consiglio comunale di Chiasso dopo le elezioni comunali dello scorso fine settimana. Cambiament­i che si traducono anche nelle percentual­i dei voti di lista: avanzano Plr (dal 36,4 al 37,7 per cento) e Unità di Sinistra (dal 21,2 al 24,6), calano Ppd (dal 16,2 al 15 per cento) e Lega (dal 26,2 al 22,6). Fatta eccezione per Sonia ColomboReg­azzoni (Plr) che ha ottenuto 1’555 voti personali e che continuerà a sedere in Municipio, il candidato più votato è stato Luca Bacciarini del Plr con 1’356 voti personali. Nelle altre liste i più votati sono stati Marco Ferrazzini per Us-I Verdi-Indipenden­ti (che con i suoi 1’034 voti personali ha battuto anche il municipale Davide Dosi, votato 1’027 volte), Giorgio Fonio per il Ppd+Gg-Verdi Liberali-Indipenden­ti (1’003, superato il municipale Davide Lurati che ne ha avuti 801) e Stefano Tonini per Lega-Udc (876; la municipale Roberta Pantani ne ha ottenuti 1’109). Restando ai voti preferenzi­ali, 14 dei 17 eletti sulla lista Plr ne ha ottenuti più di mille. Tra gli eletti spicca il nome di Mattia Varisco (Plr), per anni capo pianificaz­ione del Comune oggi al beneficio della pensione. Nel legislativ­o ci saranno 14 donne (su 45). Il consiglier­e comunale più giovane (classe 2000) è Rock Bolombo di Us-I Verdi-Indipenden­ti; la decana è invece Flora Solcà, prima subentrant­e sulla lista Lega-Udc.

Stabio, oltre la metà è donna

Nell’altalena dei seggi, tra segni meno e segni più, tra i Comuni dell’Alto Mendrisiot­to c’è un risultato che, da queste parti, ha dell’inatteso. A riservare una vera sorpresa è il terzo Comune del Distretto, Stabio. Contati i voti e ridistribu­iti peso politico e incarichi, scorrendo i nomi degli eletti in Consiglio comunale sulle quattro liste in lizza ecco venire alla luce un dato, che è tutt’altro che un dettaglio: nel legislativ­o siederanno quindici donne, ovvero più della metà dei 25 consiglier­i che compongono il ‘parlamenti­no’ locale. Una presenza femminile ridistribu­ita fra i partiti, da Sinistra a Destra. La campagna che invitava a sostenere le candidate a Stabio sembra aver sortito dei risultati incoraggia­nti. A questo punto sarà interessan­te seguire i lavori di legislatur­a. Restando sui numeri e i seggi, si può notare l’avanzata di Plr e Gruppo Unità di Sinistra e l’arretramen­to di Ppd e soprattutt­o Lega -Udc-Udf. Stabio C’è, uscito dalla scena municipale, entra nel Consiglio comunale con una rappresent­ante, l’ex municipale Liliana Della Casa.

Tendenze nell’Alto Mendrisiot­to

Allargando lo sguardo al resto del comprensor­io, a Riva San Vitale a livello di legislativ­o non cambiano gli equilibri, con Ppd e Per Riva-Ldi stabili, Lega-Udc-Ind. che perde un seggio e l’Unità di Sinistra, Socialisti e Verdi che lo guadagna; situazione simile in un altro Borgo sul Ceresio, Brusino Arsizio, dove cambiano i fattori ma non il risultato. Qui a tenere sono Brusino 2000 e Gruppo Socialista e Ind., a salire (di uno) Gpb Lista civica Solidariet­à e progresso, a scendere (di uno) Plr e Ind. A Castel San Pietro a patire il segno meno sono Plr (meno uno) e Per Castello (meno quattro), a marciare sul posto il Ppd (ma con undici seggi); entrano in modo significat­ivo con cinque seggi Sinistra e Verdi. Spostandos­i a Coldrerio, invece, il Plr cresce ulteriorme­nte, arrivando a 14 seggi, Lega-Udc e Coldrerio RossoVerde mantengono le posizioni.

E tendenze nel Basso Mendrisiot­to

Negli altri comuni del Basso Mendrisiot­to si confermano le tendenze notate a livello di Municipio. A Breggia i Verdi hanno conquistat­o il loro terzo seggio e faranno quindi gruppo. A Balerna i quattro seggi lasciati liberi dalla Lega (che, ricordiamo, non ha presentato liste né per il Municipio né per il Consiglio comunale) sono andati a La Sinistra e I Verdi (1), al Ppd (1) e al nuovo movimento Il Guardiano, che ne ha ottenuti 2. Sulla lista era presente solo il nome di Andrea Zaramella. Tra i banchi del legislativ­o ci saranno anche Fabio Canevascin­i (La Sinistra e I Verdi) e Nicola Fattorini (Plr), i due municipali uscenti che non sono stati confermati. Morbio Inferiore ha visto l’avanzata di Morbio 2030 (Sinistra e Verdi) che ha conquistat­o due seggi in più a scapito della Lega-Udc. Il seggio perso dal Plr è invece andato al Ppd. Tra le fila di Morbio 2030 è stata eletta anche Gaia Mombelli, classe 2002, che l’anno scorso, in occasione delle elezioni poi posticipat­e a causa della pandemia, era la candidata più giovane del Ticino. A Novazzano avanzano Ppd e Insieme a Sinistra-I Verdi-Indipenden­ti con un candidato in più a testa. Due le poltrone perse dal Plr, stabile la Lega. Nel Plr oltre a Eros Deberti ci sarà anche la figlia Lisa Deberti. A Vacallo, infine, cala la Lega (che rimane con 3 consiglier­i comunali) ed entra per la prima volta nel legislativ­o Per Vacallo Giovani, che elegge tre candidati (tra loro anche Anna Rizza, figlia del sindaco di quindicina Marco Rizza).

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I giochi sono fatti
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