Sorridono anche i piccoli
Se i Golia della politica locale sono alle prese con un bilancio in chiaroscuro, c'è pur sempre qualche Davide che può dirsi soddisfatto. Ad esempio i Verdi liberali, alleati del Ppd in 18 Comuni. Erano 35 i candidati espressione di questo partito. La scorsa legislatura i Verdi liberali avevano un solo eletto in Consiglio comunale. Ora sono complessivamente rappresentati da setti consiglieri: a Mendrisio, Minusio, Terre di Pedemonte, Cadempino, Castel San Pietro e Paradiso.
Anche il Forum-Alternativo, presentatosi a livello locale con il Ps e i Verdi, esulta. Alla sua prima partecipazione alle elezioni comunali, il Forum è riuscito a far eleggere 8 consiglieri comunali: ad Ascona, Locarno, Losone, Lugano, Minusio, Onsernone. Ricordiamo che il movimento di sinistra è stato costituito come forza politica solo nel settembre del 2018 e stavolta si è presentato con 38 candidati.
Alla sua prima partecipazione elettorale, limitata solo a Lugano, il movimento Ticino&Lavoro, frutto di una scissione consumatasi in seno al Ppd locale, ha portato a casa due seggi in Consiglio comunale. Anche ‘Più donne’, già presente in Gran Consiglio con due deputate, è riuscito a far eleggere alla sua prima prova locale tre consigliere comunali: due a Lugano e una a Bellinzona.
Soddisfatti anche i Giovani Udc che all’ombra del partito maggiore hanno contribuito a far eleggere due municipali: Luca Vögeli (classe 1996) a Ronco Sopra Ascona e Diego Baratti (1997) a Ponte Capriasca. Quest’ultimo risulta il più giovane eletto in un Municipio in tutto il Ticino. La presenza dei Giovani Udc, si fa notare in un comunicato stampa, è triplicata rispetto al 2016 con due municipali e otto eletti nei Consigli comunali. Ulteriore segno di un partito sempre più competitivo rispetto ai ‘gemelli’ leghisti.
Dal canto suo, il Movimento per il socialismo si è detto molto soddisfatto delle 1’132 preferenze e dei tre suoi consiglieri eletti a Bellinzona (gli altri tre sono espressione dei Verdi, ndr); ha invece mancato, “seppur di poco”, l’obiettivo dichiarato di entrare in Consiglio comunale anche a Lugano. L’Mps, si sottolinea in una nota, “ritiene la sua presenza nelle istituzioni come aggiuntiva al proprio intervento politico principale sul terreno, teso a mobilitare le cittadine e i cittadini”.
E così tra partiti piccoli e grandi, liste civiche e liberi battitori si prospetta una legislatura locale breve sì, ma certamente alquanto vivace.