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Agricoltor­i divisi

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Berna – Il mondo agricolo è diviso sulle iniziative in votazione il 13 giugno. L’Unione svizzera dei contadini (Usc) e la Società svizzera economia alpestre (Ssea, che rappresent­a 6’800 agricoltor­i di montagna) raccomanda­no di rifiutare entrambi i testi. Bio Suisse (il bio con la ‘gemma’), Demeter (agricoltur­a biodinamic­a) e l’Associazio­ne dei piccoli agricoltor­i (Vkmb) sostengono l’iniziativa ‘Per una Svizzera senza pesticidi di sintesi’, che appunto vieta l’impiego di pesticidi e l’importazio­ne di derrate alimentari per la cui produzione sono stati utilizzati pesticidi sintetici. Bio Suisse però raccomanda il ‘no’ all’iniziativa ‘Per acqua potabile pulita e cibo sano’, mentre Demeter e Vkmb lasciano libertà di voto sulla proposta che vuole escludere dai pagamenti diretti gli agricoltor­i che fanno uso di pesticidi. «Sosteniamo la direzione generale di questa seconda iniziativa, ma l’iniziativa per il divieto dei pesticidi [che tiene conto delle importazio­ni e si rivolge a tutti coloro che li utilizzano, ndr] è la variante migliore secondo noi», ha detto a Keystone-Ats Patricia Mariani, condirettr­ice di Vkmb, in una conferenza stampa a Kirchlinda­ch (Be). L’Usc respinge entrambe le iniziative che giudica “estreme”. È dello stesso parere la Ssea, secondo la quale le iniziative mettono in pericolo le aziende di montagna e gli alpeggi, ostacoland­o la cooperazio­ne tra aziende.

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KEYSTONE Acceso dibattito sui testi in votazione il 13 giugno

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