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Priorità cyberdifes­a

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Berna – La cyberdifes­a deve essere ulteriorme­nte rafforzata, nonostante i migliorame­nti degli ultimi anni. È l’obiettivo al centro della nuova strategia 2021-2024 dell’Esercito svizzero. La strategia, approvata dalla consiglier­a federale Viola Amherd, comprende tutte le misure di intelligen­ce e militari per difendersi dagli attacchi informatic­i, per garantire la prontezza operativa delle forze armate e per sviluppare capacità e competenze in questo settore. Lo stesso vale per le misure volte a identifica­re le minacce e a bloccare gli attacchi. La cooperazio­ne con i partner nazionali e internazio­nali è anch’essa un elemento chiave. In tutto sono previsti trenta campi d’azione specifici, che includono anche la ricerca, lo sviluppo e l’innovazion­e. Gli attacchi vengono sferrati sia da Stati, sia da organizzaz­ioni e individui. «In media, registriam­o un attacco informatic­o al mese a sistemi rilevanti per la politica di sicurezza della Svizzera», ha detto in una conferenza stampa Philipp Kronig del Servizio delle attività informativ­e della Confederaz­ione (Sic). Il piano d’azione per gli anni 2017-2020 ha portato a notevoli migliorame­nti, afferma il Dipartimen­to. È stato istituito il Cyber-Defence Campus, la base di supporto è stata sviluppata in un ‘Comando Ciber’ e le capacità del Servizio Federale di Intelligen­ce sono state aumentate in quest’ambito. Non tutti gli obiettivi però sono stati raggiunti. Con la crescente digitalizz­azione, anche la complessit­à e le sfide nel cyberspazi­o stanno crescendo, ha spiegato Thomas Rothbach di Armasuisse. La nuova strategia include quindi anche l’elaborazio­ne e il trasferime­nto di conoscenze con gli ambienti scientific­i e l’industria.

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