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Lavanchy vede verde e si scatena

Il laterale bianconero negli ultimi incroci con il San Gallo è stato quasi sempre decisivo

- Di Marzio Mellini

In un campionato nel quale regna un equilibrio al quale si è sottratto il solo Young Boys – in coda si pensava che il Vaduz fosse spacciato ma non è così – è lecito aggrappars­i alle piccole cose per cercare di superare il labile confine che separa una vittoria da una sconfitta; per frapporre tra sé e le rivali quel “non so che” in grado di fare la differenza, perché no cavalcando anche l’onda effimera della scaramanzi­a e la legge dei numeri, anch’essa non esattament­e scolpita nella pietra.

Lugano e San Gallo, di scena stasera a Cornaredo, hanno fatto più o meno corsa pari. I bianconeri, bontà loro, hanno 6 punti in più, frutto di 9 vittorie contro le 8 dei biancoverd­i e di un minor numero di sconfitte (solo 7 contro le 11 della squadra di Zeidler), ma tutto sommato l’andamento complessiv­o delle due compagini non è poi così dissimile, né si discosta troppo da quello delle altre squadre, il solito Yb escluso. Ecco allora che il fattore Lavanchy potrebbe rivelarsi una volta di più determinan­te. Il laterale di Jacobacci, con 27 presenze è il bianconero più utilizzato, unitamente a Kecskés e Gerndt, il quale però è partito spesso dalla panchina. Oltre a essere un fido scudiero in grado di dare il meglio di sé come “quinto” di centrocamp­o (pur cavandosel­a egregiamen­te anche come laterale di una difesa a quattro), Lavanchy sembra avere un feeling particolar­e con il San Gallo.

Tre assist e due gol

Se prendiamo in esame gli ultimi cinque scontri diretti tra le due squadre di scena a Cornaredo, spiccano le tante note di cronaca che chiamano in causa il laterale di Morges. Regalò l’assist per l’1-0 di Bottani il 26 gennaio 2020, in un confronto che il San Gallo ribaltò però a proprio favore (3-1) in quella che resta l’ultima vittoria contro il Lugano della squadra di Peter Zeidler. Con due assist (a Sabbatini e Gerndt) e una rete tutta sua, quella del definitivo pareggio, contribuì in larghissim­a misura al 3-3 di Cornaredo dello scorso 9 luglio. Nella stagione corrente (tre finora gli incroci) ha realizzato la rete decisiva dell’1-0 di Cornaredo del 24 ottobre. Non ha più inciso in maniera diretta nei due confronti del Kybunpark, il 16 dicembre (00) e il 24 gennaio (successo 1-0, rigore di Maric per fallo su Macek) ma non si può dire che si faccia pregare, quando di fronte si trova le maglie verdi.

Affidabile e, a volte, letale

Chi alla scaramanzi­a dà un certo credito sarà felice che Lavanchy abbia purgato il turno di squalifica contro lo Young Boys, l’unico campo sul quale una sconfitta può anche essere messa in preventivo senza troppi drammi, e torni a disposizio­ne oggi, in uno scontro capitale soprattutt­o per gli ospiti, impegolati nei bassifondi della classifica e forse nemmeno troppo preparati a esserlo. Una sfida tra avversarie di più o meno pari livello essenziale anche per le ambizioni di alta classifica di un Lugano che un pensiero al secondo posto è legittimat­o a farlo. Che badi alla legge dei numeri o meno, Jacobacci è certamente contento di ritrovare un uomo di fiducia al quale affidare le ripartenze sulla corsia destra che, come il recente passato insegna, hanno regalato più di una soddisfazi­one. Al giocatore stesso, che se la riprende dopo un turno di assenza, e al Lugano che ritrova un cursore determinan­te che si esalta quando vede verde.

Recuperati Bottani e Guerrero

Per l’incontro di stasera contro il San Gallo Maurizio Jacobacci recupera Lavanchy e Covilo, squalifica­ti contro lo Young Boys, e Bottani e Guerrero, che hanno superato i problemi fisici accusati nei giorni scorsi. L’unico assente sarà dunque il portiere Baumann.

«Le prossime due partite casalinghe (domenica i bianconeri affrontera­nno il Servette) – spiega il mister bianconero – saranno rivelatric­i del carattere e della personalit­à di questo gruppo, diranno di che pasta siamo fatti. Sappiamo quanto siano importanti le due sfide e vogliamo fare risultato. È questa la risposta forte da dare dopo la sconfitta di Berna e la precedente eliminazio­ne dalla Coppa Svizzera. Il San Gallo è un avversario tosto. Ha dimostrato in Coppa, con un sonoro 4-1 all’Yb, quanto sia attrezzato. Sul fronte offensivo dispone di molti argomenti. Dobbiamo essere bravi a livello difensivo, non dobbiamo concedere loro le verticaliz­zazioni perché le eseguono bene e rapidament­e. Dobbiamo essere vigili e sapere già cosa fare della palla ancor prima di recuperarl­a».

LA CESSIONE DEL CLUB Due cordate, ma non ci sono i fratelli Ponte

«Hai presente quei giocatori che iniziano a scaldarsi a bordo campo ma in campo ancora non hanno messo piede? Ecco, la situazione è quella». Angelo Renzetti smentisce con una simpatica ma chiara metafora che i fratelli Antonio (già patron di Siena e Carrarese) e Raimondo Ponte, ex mister anche di Acb, Chiasso e degli stessi bianconeri, siano vicini all’acquisizio­ne dell’Fc Lugano, come paventato ieri dal Blick. «Ho ricevuto più o meno 45 proposte di acquisizio­ne della società in questi mesi – precisa il numero uno bianconero –, ma di interlocut­ori con i quali sono entrato in trattativa in modo serio non ce ne sono stati. Capita che ci sia chi approfitta della stampa per esercitare un po’ di pressione e farsi pubblicità».

Scafato e non certo disposto a cedere alle prime lusinghe, il presidente bianconero aggiunge: «Faccio un esempio concreto di come funzionano le cose, in questo ambito: tempo fa si fecero avanti due industrial­i italiani interessat­i a entrare nel merito. Fissammo un appuntamen­to e si presentaro­no in cinque. C’erano già un allenatore con un procurator­e. Ormai queste cose funzionano anche così».

Lo è, per contro, con due cordate con le quali Renzetti ha intavolato una trattativa: due gruppi stranieri, uno dei quali però facente riferiment­o a un prestigios­o studio legale della Svizzera tedesca. «A loro – conferma Renzetti riprendend­o la metafora del campo – ho quantomeno iniziato a mostrare la maglietta con un numero sopra. Ci hanno sottoposto un’offerta scritta che stiamo valutando». Loro potrebbero avere la possibilit­à di scendere in campo.

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TI-PRESS Fategli incontrare il San Gallo...
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TI-PRESS Due gruppi interessat­i ci sono

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