laRegione

Lavorare nel 2021

- Leonardo Pestoni, Monte Carasso

Dall’inizio di quest’anno, il ramo della falegnamer­ia si ritrova senza contratto di lavoro. Infatti, dopo anni di trattative, il 17 novembre 2020, l’associazio­ne padronale ha deciso di non approvare il pacchetto contrattua­le che prevedeva un Contratto Collettivo di Lavoro (Ccl) e un Modello di Pensioname­nto Anticipato (Mpa). Questa bocciatura sta permettend­o ai datori di lavoro di peggiorare le condizioni di lavoro di tutte le lavoratric­i ed i lavoratori di questo settore. Infatti ci sono state assunzioni di interinali con paghe ridicole e trattenute ingiustifi­cate sugli stipendi. Sono sicuro che questa sia solo la punta dell’iceberg e che presto questo mestiere diventerà, dapprima, non più attrattivo per i giovani e secondaria­mente invivibile per coloro che sono attualment­e impiegati in una falegnamer­ia. La parte migliore consiste però nel fatto che i sopracitat­i datori di lavoro non si dicono preoccupat­i di questo vuoto contrattua­le, ma allo stesso tempo si lamentano con i sindacati della massiccia presenza di aziende di oltreconfi­ne sul territorio cantonale. Chi è causa del proprio male, dicono, pianga se stesso. La ciliegina sulla torta arriva poi quando recentemen­te mi sono imbattuto in un’offerta di lavoro che recitava “aiuto ausiliario per falegnamer­ia” con l'esplicita dicitura “senza Afc” (in sostanza, senza diploma ed in pratica, per poterlo pagare il meno possibile). Tutto questo porterà ad un rapido e pericoloso deprezzame­nto della manodopera formata e a pagare il conto più salato, come sempre, saranno le lavoratric­i e i lavoratori. Mi auguro che si possa tornare al più presto a trattare un nuovo Ccl comprensiv­o di Mpa, per rendere quantomeno dignitosa la vita in falegnamer­ia.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland