Trafficò cocaina: s’è ravveduto, pena sospesa
Imputato 45enne smerciò 400 grammi di droga
Un traffico di cocaina di 400 grammi durato tre anni, a Lugano. Questo il reato, ammesso in parte dall’autore, un cittadino nigeriano di 45 anni, costatogli ieri davanti alla Corte delle Assise correzionali di Lugano una condanna di 20 mesi di detenzione sospesi con la condizionale per due anni di prova. L’imputato si è detto pentito. Il ‘giro’ di droga si è protratto dal 2016 al 2019.
«La cocaina trafficata non è di poco conto, interrotta solo con l’arresto e venduta per fini egoistici e per soldi – ha motivato la sentenza la giudice Francesca Verda Chiocchetti –, ma vista l’incensuratezza dell’imputato la pena è stata posta al beneficio della sospensione condizionale». Non avendo delinquito né prima dei fatti né dopo la scarcerazione, la Corte ha inoltre rinunciato all’espulsione dalla Svizzera.
La pp. Margherita Lanzillo ha richiesto una pena di 20 mesi di detenzione sospesi per due anni. «Si è allontanato dalla droga e si è reinserito professionalmente, trovando un nuovo lavoro in una ditta attiva nel campo dell’edilizia». La vicenda è un addentellato di un’inchiesta che aveva visto la condanna di un altro cittadino nigeriano per un traffico di due chili di cociana. La difesa, rappresentata dall’avvocato Yasar Ravi, si è allineata alla proposta della pubblica accusa. L’uomo è stato arrestato il 9 luglio 2019. «Mi sono voluto allontanare da una compagnia sbagliata, per questo ho scelto di andare ad abitare oltre Gottardo» – ha dichiarato l’imputato, sostenendo di voler continuare a svolgere un lavoro onesto –.