Vaccino dai 12 anni raccomandato
Due gruppi di adolescenti nel mirino. Prima va fatta un’analisi individuale rischi-benefici.
Berna – L’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) e la Commissione federale per le vaccinazioni (Cfv) raccomandano la vaccinazione contro il Covid19 a tutti i ragazzi tra i 12 e i 15 anni che lo desiderano. Lo ha detto ieri in conferenza stampa il presidente della stessa Cfv Christoph Berger.
Il vaccino è raccomandato specialmente ai giovani la cui salute è già fortemente compromessa da una malattia cronica e che desiderano scongiurare, quanto più possibile, ulteriori infezioni. Inoltre, è importante per coloro che convivono con persone immunodepresse, spiega l’Ufsp in una nota. L’Ufficio federale indica poi che “prima di fissare un appuntamento per la vaccinazione occorre effettuare un’analisi rischibenefici individuale con i genitori o con un’altra persona di fiducia e in seguito decidere se e quando procedere con la vaccinazione”.
Finora, per gli adolescenti dai 12 anni in su l’unico vaccino omologato in Svizzera è quello di Pfizer/BioNTech. Secondo studi clinici effettuati su questa fascia d’età, l’efficacia sfiora il 100%. Per questo gruppo d’età non c’è comunque un obiettivo vaccinale da raggiungere. Queste persone non necessitano di un certificato per partecipare a manifestazioni, ha precisato Patrick Mathys, responsabile del settore crisi dell’Ufsp.
Dose numero 300mila in Ticino
Più in generale, ha proseguito la direttrice dell’Ufsp Anne Lévy, il 37% degli adulti è completamente vaccinato. Lo stato delle vaccinazioni è molto positivo in tutti i cantoni. Anche in Ticino, dove ieri mattina nel centro di vaccinazione di Lugano è stata somministrata la dose numero 300mila. Il Dipartimento sanità e socialità ha reso noto che nel cantone sono ormai più di 125mila le persone completamente vaccinate (35,7%) e più di 175mila quelle con almeno una dose. «Le date di vaccinazione disponibili sono costantemente riservate e le liste d’attesa si stanno accorciando». Con i vaccini disponibili, l’obiettivo di vaccinare con almeno una dose il 75% delle persone a rischio e il 60% delle altre entro luglio sarà raggiunto, ha affermato ancora Lévy. Per quanto riguarda i certificati Covid, a oggi ne sono già stati emessi più di due milioni. Entro fine mese tutte le persone vaccinate, guarite o testate che lo desiderano riceveranno l’attestato.
Regole di base sempre indispensabili
Il tasso d’incidenza degli ultimi 14 giorni è attualmente di 50,5 casi per 100mila abitanti, un dato che Patrick Mathys definisce «rallegrante». In merito alla variante Delta (precedentemente nota come Indiana), che desta preoccupazione in più Paesi, in particolare oltremanica, Mathys ha detto che con la vaccinazione completa la probabilità di trasmissione è significativamente più bassa rispetto ai non vaccinati. In Svizzera attualmente la variante è responsabile di un decimo delle nuove infezioni. Nonostante la vaccinazione e la buona situazione epidemiologica, la popolazione dovrebbe continuare a rispettare le misure igieniche. «Stiamo notando un affievolimento delle misure igieniche», ha affermato il medico cantonale di Zugo Rudolf Hauri. Il presidente dell’Associazione dei medici cantonali ha ammonito: lavarsi le mani, mantenere la distanza e astenersi dai rituali di saluto ravvicinato restano fondamentali per prevenire la diffusione di un virus che è ancora attivo.