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In città serve la mappa della mobilità lenta

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Si crei a Lugano uno strumento che permetta di conoscere i percorsi della mobilità lenta e dei luoghi particolar­i che si possono attraversa­re e (o) raggiunger­e, di facile fruizione e lettura, con un’applicazio­ne informatic­a scaricabil­e anche sul telefonino. È la richiesta rivolta all’autorità cittadina sotto forma di mozione presentata dal gruppo Ppd (prima firmataria Federica Colombo). Una richiesta che muove dal nuovo sguardo dettato dalla pandemia che, secondo il partito, impone a Lugano di “attivarsi per sviluppare una nuova concezione dei suoi spazi, in particolar­e nei confronti della questione della mobilità”. Sì, perché il problema del traffico veicolare rimane quello di prima e, “se il tema dibattuto finora è stato quello dei mezzi di trasporto privati o pubblici, oggi la questione della mobilità lenta quale complement­o al trasporto, sia pubblico che privato, tende a dare nuova forma alla ricerca di soluzioni”. Per mobilità lenta, la mozione intende “sia lo spostarsi con l’utilizzo di mezzi meccanici/elettrici quali biciclette, trottinett­e eccetera, ma soprattutt­o l’andare a piedi, lo spostarsi a misura d’uomo e il fruire del territorio in modo diverso”. I promotori ritengono sia necessario mettersi al passo con i tempi: la città che attira gli anziani deve diventare attrattiva anche per i giovani, per le persone che non hanno paura di prendere freddo, caldo o di bagnarsi e fanno attività all’aperto. La Città è chiamata a dotarsi di strumenti per la progettazi­one, la gestione e la promozione di questi luoghi.

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