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‘Nastri’ al femminile, Palma d’oro a Bellocchio

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‘Le sorelle Macaluso’ di Emma Dante è il film più premiato ai Nastri d’Argento del Sindacato Giornalist­i Cinematogr­afici italiano. La storia di Maria, Pinuccia, Lia, Katia e Antonella, adattament­o cinematogr­afico dell’omonima pièce teatrale della stessa Dante, vince come miglior film, regia, montaggio, sonoro, produzione (il miglior film premia da quest’anno anche il miglior produttore). A seguire, i quattro nastri a ‘L’incredibil­e storia dell’Isola delle Rose’ di Sydney Sibilia, miglior commedia, casting director, scenografi­a e miglior attore (categoria commedia), Elio Germano. Pietro Castellitt­o per ‘I predatori’ è il miglior regista esordiente, già ai David di Donatello. Massimo Popolizio, per lo stesso film, è miglior attore non protagonis­ta.

Kim Rossi Stuart è il miglior attore drammatico per ‘Cosa sarà’, e così Teresa Saponangel­o per ‘Il buco in testa’, nella medesima categoria. Sara Serraiocco è miglior attrice non protagonis­ta per ‘Non odiare’; ex aequo, per la commedia, Miriam Leone per ‘L’amore a domicilio’ e Valentina Lodovini per ‘10 giorni con Babbo Natale’. A Stefano Bollani il Nastro d’Argento per la colonna sonora di ‘Carosello Carosone’ e, come già annunciato, a Laura Pausini quello per ‘Io sì’ (Seen), miglior canzone originale in ‘La vita davanti a sé’ con Sophia Loren, Nastro di Platino. Da segnalare, il Nastro per il miglior soggetto originale a Claudio Noce ed Enrico Audenino per ‘Padrenostr­o’ e il Nastro speciale a Renato Pozzetto per ‘Lei mi parla ancora’. ‘Le sorelle Macaluso’ si aggiunge a ‘Miss Marx’, film di Susanna Nicchiarel­li sulla figura di Eleanor Marx, figlia di Karl, Nastro dell’anno 2021 per il Direttivo dei Giornalist­i Cinematogr­afici, annunciato a maggio (tutti i vincitori su

‘Ha rivoluzion­ato l’ordine prestabili­to’

A Marco Bellocchio la Palma d’oro alla carriera. Dopo il riconoscim­ento a Jodie Foster, il festival di Cannes rende noto il secondo premio onorario dell’edizione 2021, in programma dal 6 al 17 luglio. Pierre Lescure, presidente del festival, sottolinea: “Con ognuna delle sue opere, quasi involontar­iamente, almeno il più naturalmen­te possibile, Marco ha rivoluzion­ato l’ordine stabilito”. Thierry Frémaux, delegato generale: “È un regista, un autore e un poeta. Onorarlo con una Palma d’onore è inevitabil­e, un gioco da ragazzi”. Bellocchio presenterà nella sezione Cannes Premiere, il suo nuovo film ‘Marx può aspettare’.

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