La mera contabilità
Berna – La Svizzera ne ha registrato un numero di decessi record nel 2020: +12,4% su base annua (76’200 unità). È quanto mostrano cifre pubblicate dall’Ufficio federale di statistica (Ust). Il coronavirus ha frenato l’incremento naturale della popolazione, ossia la differenza fra nascite e decessi, che è crollato del 47%. Nei mesi di marzo e aprile, i decessi sono stati quasi 1’700 in più rispetto al 2019 (+14%). Fra ottobre e dicembre, l’incremento è stato di 7’800, pari a un +45%. Questa progressione ha colpito più gli uomini delle donne, con un impatto particolarmente rilevante sulle persone di oltre 80 anni. Con oltre 10 decessi ogni mille abitanti, Ticino, Giura, Basilea Città, Glarona, Neuchâtel e Sciaffusa sono i cantoni che hanno segnato il maggior numero di morti rispetto alla loro popolazione.
Le nascite: il 2020 ha fatto registrare un lieve calo (-0,3%), con aumento delle nascite di maschi (+0,4%), e diminuzione delle femmine (-1,0%). Leggero l’incremento dei neonati svizzeri (+0,3%) a fronte di un calo di quelli stranieri (-1,7%). Zurigo e Appenzello, con 11 nascite ogni mille abitanti, sono i cantoni più prolifici, mentre il Ticino è in fondo alla classifica, con il 7%.
I divorzi risultano in calo (-4%), ma lo sono anche i matrimoni (-9,8%). E anche qui il Ticino è in fondo alla classifica, con 2,7 nozze ogni mille abitanti. Anche le unioni domestiche registrate sono risultate in calo, in Svizzera, del 3,4%.