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La ricetta dell’Usam

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Berna – Dopo la bocciatura alle urne della legge su CO2, anche l’Unione svizzera delle arti e mestieri (Usam) dice la sua sul futuro della politica climatica. L’organizzaz­ione delle piccole e medie imprese chiede un nuovo testo basato su flessibili­tà e incentivi. Gli “efficaci strumenti” esistenti vanno mantenuti ed estesi. «Una politica climatica di successo» deve basarsi «sui principi dell’efficacia, della redditivit­à, della sussidiari­età e della flessibili­tà», ha affermato il presidente dell’Usam Fabio Regazzi. A detta del consiglier­e nazionale dell’Alleanza del Centro, con le proposte dell’Usam (estensione delle convenzion­i sugli obiettivi con le aziende e del sistema di compensazi­one per i carburanti, obiettivo di riduzione separato per gli edifici ecc.) può essere raggiunto l’obiettivo di dimezzare le emissioni di CO2 entro il 2030 rispetto al 1990. Al contempo vengono però evitati «i massicci aumenti dei costi e le sovvenzion­i contestati dal popolo».

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