‘Portatevi appresso il certificato cartaceo’
Vacanze estive imminenti, se non già cominciate. Molti si chiedono dove possono andare. E soprattutto come, e quando. Qualche consiglio di viaggio lo ha fornito ieri Alain Berset in conferenza stampa. Il ministro della sanità non ha potuto però essere granché preciso sulla data a partire dalla quale il certificato Covid elvetico verrà formalmente riconosciuto dall’Unione europea. Il processo è dal primo luglio – per una fase transitoria di sei settimane – saranno verosimilmente ammessi anche altri certificati nell’area Ue/Aels, scrive il Consiglio federale. Vista la situazione alquanto fluida, Berset consiglia di informarsi sulle regole d’entrata in un determinato Paese prima di partire per un viaggio all’estero. Inoltre è «prudente, almeno in una prima fase», avere con sé non solo il certificato digitale sull’applicazione del telefonino, ma anche il ‘pezzo di carta’ che attesta l’avvenuta vaccinazione. «Il certificato elvetico – ha detto – dovrebbe essere riconosciuto abbastanza presto, ma non sarà il caso per il primo luglio». Il ministro della sanità si augura che ciò avvenga entro metà luglio.
Sempre in tema viaggi, ma per chi arriva in Svizzera, da sabato sarà revocato l’obbligo di quarantena per chi proviene dai Paesi dell’area Schengen. Devono sottoporsi al test soltanto le persone non vaccinate o non guarite che giungono in Svizzera per via aerea. Sono registrati unicamente i dati di contatto di chi viaggia in aereo. Allentate inoltre le restrizioni all’entrata ancora vigenti per i cittadini di Stati terzi che possono provare di essere vaccinati. Possono di nuovo entrare in Svizzera i cittadini di Paesi terzi come Stati Uniti, Albania o Serbia. Oltre ad aver ridotto l’elenco dei Paesi a rischio (ormai vi figurano solo Stati e regioni in cui circolano varianti del virus “preoccupanti per la Svizzera”), il Consiglio federale ieri ha esteso da sei a dodici mesi la durata di protezione dei vaccini a mRNA omologati in Svizzera. Le persone completamente vaccinate sono quindi esentate per un intero anno dall’obbligo di quarantena dei contatti e per chi viaggia. Chi è invece guarito dal virus sarà esentato per sei mesi dall’obbligo di quarantena, in conformità alle prescrizioni dell’Ue per il certificato Covid. È stata inoltre estesa da 24 a 48 ore la validità dei test rapidi antigenici.