Nuovo presidente e una sede dove realizzare i carri
Capoferri dopo Petraglio e donati 20mila franchi
Alcune novità in casa Rabadan. L’assemblea oltre ad acclamare la nomina del presidente Giovanni Capoferri, che prende il testimone dalle mani di Flavio Petraglio giunto a fine mandato dopo cinque edizioni, ha anche votato ieri sera la donazione di 20’000 franchi quale aiuto solidale a favore dei Carnevali (specie quelli ambrosiani) che hanno subito le maggiori perdite sia nell’edizione 2020, annullata all’ultimo momento a causa dell’arrivo della pandemia, sia nel 2021. Un contributo resosi possibile grazie agli introiti registrati dalle varie iniziative alternative organizzate quest’anno. Fra i maggiori beneficiari vi sono Tesserete (14mila) e Biasca (2’000); sostenuti anche Brissago, Ludiano, Iragna, Preonzo, Osogna, Faido e Brè. Un’altra novità – ha comunicato il vicepresidente Mauro Bissolotti – è l’avvio dell’iter per realizzare uno spazio nel Bellinzonese dove poter allestire i carri delle sfilate; luogo che potrà anche essere usato dalle guggen; fondamentale, a tale riguardo, è stata definita la collaborazione instaurata col Cantone. Di più al momento non viene spiegato. E lo sguardo è ovviamente rivolto all’edizione 2022. «Abbiamo davanti una grande incognita. Molto dipenderà dalla pandemia e ne sapremo di più fra metà agosto e settembre», ha spiegato Capoferri annunciando che si sta ragionando su tre possibilità: ossia proporre un’edizione ridotta allestendo un solo capannone (quello di piazza del Sole per esempio), o una simile a quella di quest’anno, oppure un Carnevale completo. Petraglio dal canto suo nell’ultima relazione presidenziale ha detto che le prossime edizioni «saranno diverse dal Rabadan conosciuto e amato. Un impegno particolare dovrà essere riservato al rispetto delle misure sanitarie, ciò che genererà più costi e meno entrate». Guardando anche agli effetti a lungo termine sulle finanze, Petraglio ha parlato di «difficoltà» e ha lanciato un appello agli ambiti istituzionali, «perché il Carnevale
lo organizziamo non per noi ma per la città e il turismo di Bellinzona». L’appello raggiunge anche il Municipio il quale, a sua volta alle prese con importanti disavanzi, sta valutando se concedere 15mila franchi. «Immagino si possa entrare nell’ottica di un aiuto», ha annunciato il vicesindaco Simone Gianini. In effetti le casse del Rabadan non hanno sorriso durante l’ultimo anno: la perdita di 160mila franchi è mitigata dal prelievo dal fondo di accantonamento per rischi che vede così dimezzati i suoi 300mila franchi. Ciò consente di non intaccare il capitale sociale, ma guardano al futuro i chiari di luna non sono incoraggianti, specie considerando i costi fissi che generano uscite annue pari a 150mila franchi. Tornando al cambio di presidenza, i soci hanno pure nominato la nuova segretaria nella persona di Monica Tomatis e accolto i nuovi membri di Comitato Laura Losa (responsabile finanze) in sostituzione di Ivan Caminada e Nicolò Parente (responsabile comunicazione istituzionale) al posto di Lorenza Scamara. Capoferri, professionalmente attivo nella Polizia cantonale, è membro di comitato da sette anni e nella nuova funzione manterrà la responsabilità della sicurezza: «Il Carnevale ce l’ho nel sangue sin da bambino. Guidare il Rabadan non è una responsabilità da poco e quando mi hanno detto che avrei dovuto presiederlo non ho potuto rifiutare». Omaggiato con una bottiglia di whisky irlandese, Petraglio ha sottolineato con soddisfazione come i numeri siano cresciuti fino a toccare i 160mila visitatori: «I quali sempre di più assumono comportamenti pacifici impegnando di meno il servizio di sicurezza e quello sanitario». Il ricordo indelebile che porterà con sé, dopo aver citato il pranzo del cuore e quello degli anziani, «è il viale Stazione stracolmo di gente per il corteo domenicale e il pienone in occasione del concerto delle guggen». Tutti sperano di poterli rivedere presto.