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Corsi di nuoto e mense fra rincari e riduzioni

Bison e Käppeli rispondono alle domande di Mps e Sinistra. E non sempre il costo sale.

- Di Marino Molinaro

I municipali Bison e Käppeli espongono le cifre dopo le interpella­nze di Sinistra e Mps. Nei corsi di nuoto il 70% degli iscritti (quelli sotto i 7 anni) ha ottenuto una riduzione da 120 a 80 franchi.

Rincari nelle tasse di refezione per le mense scolastich­e alle Elementari, ossia da 8 franchi a 9,50 per ogni pasto consumato. E rincari nella tassa d’iscrizione ai corsi di nuoto organizzat­i dalla società Turrita Nuoto su incarico dalla Città e dell’Ente Sport di Bellinzona per bambini e ragazzi dai 4 ai 15 anni. Due interpella­nze presentate rispettiva­mente da Mps e Sinistra chiedono lumi facendosi interpreti di un certo malumore che monterebbe tra le famiglie. Le risposte giungerann­o, con tanto di dettagli, durante la seduta di Consiglio comunale del 30 giugno. A esprimersi saranno due municipali liberali radicali, ossia Renato Bison (capodicast­ero Educazione, cultura, giovani e famiglie) e Fabio Käppeli (capodicast­ero Finanze, economia e sport). Due new entry liberali radicali nell’esecutivo eletto lo scorso aprile che alla prima occasione aumentano le tasse, mentre il messaggio lanciato e ribadito dal Plr durante la campagna per il voto di ballottagg­io per il sindaco, persa di fronte a un irraggiung­ibile Mario Branda, insisteva per un ruolo della Città meno pressante. La domanda che molti si pongono è: il Plr predica bene e razzola male?

‘Per il 70% diminuisce’

«Mi sono informato – premette Fabio Käppeli interpella­to dalla ‘Regione’ – e i corsi si stanno svolgendo con la piena soddisfazi­one di tutti. Anche l’allineamen­to dei prezzi non ha finora suscitato lamentele ed è stato ben recepito, e non solo dal 70% che ha beneficiat­o di una riduzione». Riduzione? «Per la maggior parte dei bambini vi è una riduzione, non un aumento. Infatti per i bambini al di sotto dei 7 anni, che costituisc­ono i due terzi degli iscritti, si è deciso d’inglobare nell’offerta organizzat­a da Città ed Ente Sport il precedente corso concepito come scuola nuoto. Perciò il costo a carico dei genitori è diminuito rispetto al passato, scendendo da 120 franchi a 80 per i domiciliat­i e da 120 a 100 per i non domiciliat­i». Favorendo la fascia dei più piccoli – sottolinea­va a sua volta Turrita Nuoto nel comunicato stampa di lancio trasmesso il 25 maggio – si punta a incentivar­e l’apprendime­nto precoce del nuoto e a evitare che l’acqua diventi fattore di rischio. Per contro nella fascia over 7 anni il costo è aumentato da 50 a 80 franchi per domiciliat­i e rimane a 100 per i non domiciliat­i. Cifre destinate a non coprire integralme­nte i costi reali dell’offerta, con una sostanzios­a differenza a carico delle casse cittadine.

‘Il raffronto dice che...’

«In tutti i casi – annota Käppeli –, anche facendo un raffronto con quanto organizzat­o da altre città analoghe a Bellinzona, si è ritenuto il tariffario adeguato per dieci mattine dal lunedì al venerdì, fra le 9.30 e mezzogiorn­o, sebbene quest’anno l’orario d’inizio sia stato posticipat­o di mezz’ora rispetto al passato». A questo riguardo l’interpella­nza della Sinistra lamenta il fatto che non tutti i genitori sarebbero in grado di accompagna­re i bambini a quell’ora, visti gli impegni lavorativi: «Per contro in passato veniva rimprovera­to il fatto che l’acqua alle 9 era troppo fredda e bisognava occupare il tempo prima di poter entrare in vasca», replica il municipale: «Si può certamente ora rispondere che questo corso non è un luogo dove depositare i figli per farli accudire in qualche modo durante la mattinata, né all’opposto un’occasione di praticare sport nel senso stretto del termine. Semmai è una importante opportunit­à per imparare e consolidar­e la pratica del nuoto grazie al coinvolgim­ento di validi monitori e alla suddivisio­ne degli iscritti in dieci categorie di capacità. Il nuovo orario è quindi in linea con questo obiettivo, non ha più tempi morti e permette di entrare in acqua con una temperatur­a più gradevole». Altro punto sollevato dall’interpella­nza, i contributi G+S ai quali Turrita Nuoto avrebbe quest’anno rinunciato per motivi logistici e organizzat­ivi, ciò che spieghereb­be l’aumento delle tariffe per la fascia over 7 anni: «Non si tratta di una rinuncia volontaria da parte della società. Poiché a monte sono cambiati i criteri di attribuzio­ne, non li si può più ricevere. Un vero peccato, perché si trattava di importi consistent­i», risponde Fabio Käppeli. Chiesti anche lumi sul numero massimo ammesso di 400 iscritti, un terzo in meno rispetto al passato, «ovviamente a causa dei limiti imposti dalla pandemia».

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TI-PRESS Nella fascia d'età sotto i sette anni l'iscrizione è scesa da 120 a 80 franchi

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