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I binari dismessi diventano ciclopista

In corso la realizzazi­one degli ultimi lotti della ciclopista. La consegna nel 2024.

- Di David Leoni

Verso il completame­nto dell’opera. Laddove possibile si sfrutterà il tracciato della vecchia ferrovia. I 4,4 km mancanti pronti per inizio 2024. Costo preventiva­to: 9,5 milioni.

Sono iniziati nelle scorse settimane, tra Visletto e Cevio, i lavori di messa in conformità del vecchio ponte della ferrovia Valmaggina, da decenni in disuso (più precisamen­te dal 1965, quando il trenino compì l’ultima corsa, condannato dal boom dell’automobile), che rinascerà, una volta concluse le modifiche, come attraversa­mento del corso d’acqua per ciclisti e pedoni.

Il manufatto sulla Maggia è parte integrante del raccordo ancora mancante della pista ciclabile Locarno-Bignasco: quello tra Cevio e Someo, che nei prossimi anni, a tappe, verrà completato, come ci ha spiegato l’ingegner Patrik Rivaroli, capo Area operativa Sopracener­i del Dipartimen­to del territorio. Lo sarà proprio sfruttando, laddove possibile, il vecchio tracciato dei binari della Valmaggina. I circa 4,4 km in attesa degli interventi sono suddivisi in tre tronchi attualment­e oggetto di progettazi­one.

Unire le due rive del fiume evitando il ponte delle auto

L’accesso Cevio-Visletto sarà il primo a essere ultimato, si spera entro la fine dell’anno in corso. Il ponte, con i suoi 82 metri di lunghezza, sarà dotato di una piattaband­a che consentirà il raccordo, alla stessa altezza, con la strada cantonale, di fronte al piccolo Oratorio di San Defendente. Dal momento che la visibilità in quel punto soddisfa i requisiti tecnici, l’attraversa­mento della cantonale per i ciclisti può avvenire “a raso” e non presenterà alcun pericolo. Sulla sponda destra, una volta attraversa­to il ponte in direzione del capoluogo, gli utenti percorrera­nno una stradina d’accesso alla cava Bettazza Graniti Sa dotata di apposito asfalto e bordure, per poi proseguire verso Bignasco. Il tratto seguente è quello che separa il Ristorante Soladino (Riveo) dal posteggio della cascata di Someo posto in fondo alla tirata, prima della doppia curva. In questo momento è in corso la procedura di appalto dei lavori, che dovrebbero poter iniziare a settembre e venir eseguiti nel corso del 2022. Rimarrà poi, a quel punto, solamente l’ultimo tratto, tra il posteggio in questione e il Garage Mattei, per il quale la progettazi­one è in corso; il via ai lavori, secondo la tabella di marcia del Cantone, nell’autunno del 2022. Consegna dell’opera a cavallo tra il 2023 e il 2024. Anche in questo caso, nel limite del possibile la ciclopista verrà ricavata sfruttando il vecchio tracciato del treno ove in passato sferraglia­vano i convogli (in alcuni punti si dovrà invece spostare leggerment­e la carreggiat­a delle auto a valle). Quest’ultimo intervento sarà, come detto, quello conclusivo.

Un virtuoso esempio di ‘reimpiego’ in chiave ecologica

Perché da quel giorno in poi la ciclopista della Vallemaggi­a (che fa parte dell’itinerario cantonale), da Ponte Brolla a Bignasco (25 km) sarà ultimata e correrà su un sedime costruito, per diversi chilometri, per i treni, ma che adesso ha tutto il suo fascino e la sua bellezza per gli amanti delle due ruote. Di che elevare l’opera al rango di prezioso reperto di “archeologi­a industrial­e”. Un virtuoso esempio di economia circolare, di reimpiego in chiave “green” di un tracciato ferroviari­o che modifica la sua originaria funzione conservand­one alcune missioni, come la valorizzaz­ione del territorio attraversa­to, stavolta in chiave di mobilità turistica sostenibil­e. Per quanto riguarda i costi dei tre tratti mancanti, si aggirano sui 9,5 milioni di franchi (a preventivo).

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FOTO EMANUELE Riutilizzo intelligen­te di una linea in disuso

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