‘Cittadini poco urbani’
Non tutti godono del Parco di Villa Argentina con il rispetto dovuto a un giardino storico. A sollevare la problematica in questi giorni è il consigliere comunale della Lista civica Per Mendrisio Tiziano Fontana. In questa zona, motiva in una interrogazione, si convive con “una realtà di schiamazzi, festini e vandalismi (muretti di giardini privati vandalizzati, bottiglie e lattine gettate nelle proprietà private oltre che lasciate sui gradini di Villa Argentina e nel parco) che si ripete da anni, fino alle prime ore del mattino”. Una situazione, rincara, che si è acuita dopo la pandemia da Covid-19: non solo, spiega, sono aumentati gli episodi e il numero di partecipanti di ogni età, anche giovanissimi, ma sono cresciute pure “le segnalazioni di abitanti della zona esasperati da questa situazione”. Senza trascurare, aggiunge Fontana, la presenza di adolescenti “che fanno gare di velocità con i loro ciclomotori e scooter su via Buffi”. A questo stato di cose, che appare comunque arduo mettere sullo stesso piano di quanto accaduto ormai una settimana fa al campus universitario, si sommano comportamenti poco ligi al regolamento del parco. All’interno dell’area di Villa Argentina, illustra Fontana, “si vedono persone con cani al guinzaglio, benché i cartelli indichino, a giusta ragione, che è proibito portarveli, o ragazzi giocare al pallone nel vasto prato, come fosse un campo da calcio, fatto che provoca l’allontanamento di giovani madri coi loro bambini perché non si sentono in sicurezza”. Tutto ciò in uno scenario di “degrado dei manufatti e della vegetazione”, su cui Fontana aveva già interrogato il Municipio nel 2018, senza ottenere risposta. Quindi, si chiede, “esiste un piano di gestione del Parco?”. E “il Parco viene perlustrato regolarmente da agenti della polizia o da impiegati di agenzie di sicurezza private?”. Ancora, “quanti interventi sono stati effettuati dalla Polizia comunale e/o cantonale nel corso del 2020 e dei primi sei mesi del 2021?”. E non è il caso di prevedere sia controlli regolari sia l’imposizione del rispetto della quiete notturna?