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BMW 128ti, sportività accessibil­e

Dinamica e intuitiva, sfrutta al meglio la ‘semplice’ trazione anteriore

- AS

Una sigla storica torna in casa BMW per distinguer­e la più performant­e delle Serie 1 con trazione anteriore, al di sotto delle versioni a quattro ruote motrici: “ti” fa rivivere l’allestimen­to Turismo Internazio­nale nato già negli anni 60. Sulla base di partenza dello stile M Sport, la 128ti si distingue così per ulteriori spunti di personaliz­zazione con vistosi ma riusciti particolar­i in tinta rossa e nero lucido, ruote specifiche da 18” e “silhouette” filante anche grazie all’assetto specifico ribassato di 10 mm rispetto alle altre Serie 1. Gli affinament­i tecnici non si fermano qui, dato che la vettura presenta molle e ammortizza­tori irrigiditi insieme a barre antirollio più resistenti, in grado di ridurre ulteriorme­nte il coricament­o laterale negli appoggi in curva; lo stesso sterzo è inoltre ritarato. Sotto il cofano pulsa il due litri benzina turbo, dotato di un buon livello di potenza combinato a un picco di coppia piuttosto generoso nonché costante su un ampio arco di erogazione (da 1750 fino a 4500 giri), mentre la trazione sulle ruote anteriori è assistita tanto dal differenzi­ale meccanico a slittament­o limitato Torsen, che in curva incrementa la coppia motrice sulla ruota con più trazione in modo da offrire superiore accelerazi­one riducendo la possibilit­à di pattinamen­ti, che attraverso un più rapido e puntuale controllo di trazione elettronic­o. Il cambio è unicamente automatico, Steptronic a otto rapporti completo di palette di comando al volante per l’eventuale selezione manuale sequenzial­e. Al volante, il carattere piuttosto deciso della 128ti appare subito evidente, mostrando però rotondità ed equilibrio: l’allestimen­to è chiarament­e sportivo ma ben lontano da un’eccessiva “specializz­azione”, lasciando piuttosto spazio a un dinamismo progressiv­o e accessibil­e. Si guida così con dolcezza e rotondità nel traffico, per poi trovarsi a proprio agio lungo i percorsi più tortuosi dove la compatta due volumi bavarese mette in mostra eccellenti doti dinamiche; sempre però facilmente avvicinabi­li con intuitivit­à. È vero che la Serie 1 riserva una posizione di guida leggerment­e meno caratteris­tica rispetto ai modelli più grandi di Casa, appena meno inserita e dominante, mentre la stessa trazione anteriore – pur di qualità – riserva sensazioni più comuni ad altre berlinette sportive di simile architettu­ra costruttiv­a rispetto alla specifica tradizione di marca verso agilità e temperamen­to della trazione posteriore. Va però aggiunto che anche con piglio deciso la 128ti risponde con autorevole­zza, mostrando una trazione a punto anche forzando l’accelerazi­one nei cambi di direzione, unitamente a precisione dell’avantreno e a una discreta sensibilit­à del retrotreno; sempre stabile, ma in grado di far intuire il livello di aderenza cui viene impegnata la vettura. Spinge bene anche il motore, seppur in modo molto progressiv­o da non lasciare gran spazio all’allungo “vecchia scuola”; il rendimento è elevato (consumi inclusi: in media 8 l/100 km su percorso misto) e lo stesso scatto da fermo è deciso, ma non serve guardare più di tanto il contagiri data la linearità di spinta su un generoso arco di erogazione. La stessa sonorità appare decisament­e urbana e in verità un po’ troppo soffocata, assai meno estroversa rispetto al look deciso di carrozzeri­a e interni. Ben decisi invece i freni; lo stesso impianto maggiorato della M135i xDrive assicura spazi di arresto ridotti con comando diretto e ben modulabile.

A bordo, la Serie 1 mette tutti d’accordo per spazio e accoglienz­a, attraverso un arredo di qualità corredato anche qui di numerose personaliz­zazioni dal tono deciso, con toni scuri interrotti da cuciture e dettagli in rosso, oltre alla presenza di volante sportivo e sedili anteriori avvolgenti. La libertà di movimento è di pregio su entrambe le file di sedili, con posizione di guida ben personaliz­zabile in grado di offrire anche una seduta particolar­mente bassa e distesa, mentre lo stesso vano di carico assicura una capienza abbondante (380 litri di base); simpatico e pratico il compatto display digitale a centro plancia che sintetizza le regolazion­i di climatizza­zione, molto godibile lo schermo centrale a sfiorament­o da 10,25” ad alta risoluzion­e.

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L’allestimen­to 'ti' appare d’impatto grazie ai numerosi dettagli mirati ma di carattere: il look d’insieme è suggestivo e accattivan­te
 ??  ?? Il cruscotto digitale si combina idealmente al grande schermo principale. Comodo il display centrale del clima
Il cruscotto digitale si combina idealmente al grande schermo principale. Comodo il display centrale del clima
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Comode e avvolgenti le poltrone di foggia sportiva

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