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Legge quadro al posto dell’accordo quadro

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Non si dà per vinta la Commission­e della politica estera del Consiglio nazionale (Cpe-N). Dopo la decisione del Consiglio federale di abbandonar­e le trattative sull’accordo quadro, vuole elaborare una legge federale che regoli il futuro delle relazioni bilaterali con l’Ue.

Con 16 voti contro 5 e 3 astensioni, la Cpe-N ha adottato ieri un’iniziativa commission­ale per l’elaborazio­ne di una normativa in cui saranno stabiliti i criteri per chiarire le questioni istituzion­ali per lo sviluppo e l’agevolazio­ne delle relazioni bilaterali, si legge in una nota dei Servizi del Parlamento. La legge federale dovrà inoltre definire il coinvolgim­ento del Parlamento e dei Cantoni. La Cpe-N non si ferma qui. Con 12 voti contro 12 e il voto decisivo della presidente, chiede alla Commission­e della gestione di verificare la costituzio­nalità della decisione di interruzio­ne dei negoziati presa dal Consiglio federale.

Sempre ieri, il cancellier­e austriaco Sebastian Kurz è tornato a esprimersi sulla Svizzera durante il secondo giorno del vertice Ue a Bruxelles. Kurz ha chiesto un dibattito completo tra i 27 capi di Stato e di governo dell’Ue sulle relazioni tra Svizzera e Ue. Nessuno dei leader dell’Unione si sarebbe opposto a questa richiesta. È quindi molto probabile che il prossimo vertice Ue del 21 e 22 ottobre affronti il tema.

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