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Via due ore? Non sia mai

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Poca fortuna anche per la mozione verde che propone di ridurre di due ore l’orario lavorativo settimanal­e dei dipendenti comunali che si spostano a piedi o in bici sul percorso casa-lavoro. Il Municipio evidenzia che il Comune già si fa carico del 50% del costo di bike-sharing usato dai collaborat­ori e del 15% dell’abbonament­o Arcobaleno (un altro 15% viene fornito dalla comunità tariffale stessa). Sostenere, come richiesto, lo spostament­o in bici risultereb­be molto difficile per problemi di rilevament­o e protezione della privacy. Per contro l’esecutivo propende per assicurare un posto auto presso la sede di lavoro solo in via eccezional­e e a condizioni fondate su criteri oggettivi e verificabi­li. Dal canto suo la Commission­e della legislazio­ne teme disparità di trattament­o fra dipendenti nonché un costo eccessivo a carico della collettivi­tà.

Chiesti più stalli, ma già arriverann­o

Sfonda invece porte aperte, o semi-aperte, la proposta che chiede più parcheggi per biciclette sicuri ed elettrific­ati, sia pubblici sia per i dipendenti della Città, considerat­o il sensibile incremento di coloro che si spostano su due ruote fra i vari quartieri di Bellinzona. La Commission­e del Piano regolatore allineando­si al Municipio, e invitando a respingere la mozione, ritiene che l’offerta sia attualment­e più che soddisface­nte e che il Comune si stia comunque già attivando per adeguarla ulteriorme­nte. Un appello viene peraltro rivolto alle ditte, affinché esse stesse si attivino per creare nuovi stalli. A ogni modo altri seguiranno, dopo quelli realizzati in tempi recenti a Giubiasco come pure in via Pedemonte e via Molo. Senza contare il deciso potenziame­nto già avvenuto alla stazione Ffs cittadina e quello previsto alla stazione di Giubiasco.

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