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In Austria si parte dal pareggio

A Spielberg, Hamilton e Verstappen si presentano con tre vittorie ciascuno

- Di Paolo Spalluto

Il titolo non vuol essere un riferiment­o al mondo del calcio, ma al fatto che al doppio appuntamen­to austriaco, a sorpresa, Hamilton e Verstappen si presentino sul 3-3. Già assai indicativo per il prosieguo del Mondiale.

Nel parlare di questo appuntamen­to, anziché addentrarc­i nei meandri dei risultati delle libere – spesso fuorvianti per i giochi tra regolazion­i, prestazion­i, gomme e via di questo passo – puntiamo però prima di tutto i riflettori su alcune novità che concernono il Circus. La prima, e forse la più sorprenden­te (che ha lasciato basito il paddock), è che a Silverston­e, dopo tanto tempo, si correrà nuovamente davanti al pubblico. Che ciò avvenga proprio nella nazione in cui la variante Delta di Covid-19 sta esplodendo narra più di mille parole dell’insita arroganza inglese. Boris Johnson ci ha abituati ad annunci fragorosi, salvo poi rimangiars­i la parola sulle aperture di metà giugno, rinviate forse a metà luglio. I team sono ovviamente felici di rivedere il tifo, ma tutti si chiedono se la piena occupazion­e del circuito non sia un azzardo. E a farsi portavoce di questo dubbio è stato proprio Hamilton, che davanti alla stampa non ha nascosto minimament­e il suo stupore. La seconda novità, certo meno eclatante, è che il Gp di Singapore sarà rimpiazzat­o dalla gara in Turchia, proprio dopo il weekend di Sochi, a conferma della linea di totale intransige­nza nei confronti del Covid-19 adottata laggiù.

Binotto, nel frattempo, è in difficoltà, interna ed esterna: alcuni suoi atteggiame­nti degli ultimi tempi, ma anche frequenti epurazioni in seno alla Ges (Simone Resta alla Haas ad esempio), stanno stringendo la corda attorno a lui che, comunque, nelle prime libere ha proposto due Ferrari veloci quasi quanto le Sauber. Ci sono molti ‘rumor’ sulla sua figura; ora si attende l’insediamen­to del nuovo Ceo, un ingegnere elettronic­o di fama mondiale: Benedetto Vigna che proviene da Stm. Noi crediamo fermamente che non ci sarà una prossima stagione per lui: sono troppi gli errori commessi e, soprattutt­o, a suggerirlo è anche un atteggiame­nto ‘camuffato’ all’interno del paddock.

Nella quiete di Maranello, Leclerc per la prima volta ha iniziato a dubitare della sua scelta, perché non vede quella reazione della squadra, e perché un poco infastidit­o dalla forza dimostrata da Sainz, che avrebbe pensato più lungo. Benché manchino conferme ufficiali, ci sono forti indizi che vi sia un fondamento nella voce secondo cui Hamilton abbia espresso il desiderio di concludere la carriera in Ferrari, vista anche la progressiv­a smobilitaz­ione Mercedes-Benz degli anni a venire. A Hinwil, infine, regna un misto di fiducia e preoccupaz­ione: Tavares e Imparato di Stellantis hanno deciso, contro tutti, di estendere sino al 2023 la collaboraz­ione col nome Alfa Romeo. Vogliono risultati e comportame­nti. In Austria, la scelta di Raikkonen di non indossare la shirt ufficiale in occasione della foto per gli 11 anni del marchio non è stata accolta di buon occhio. Insomma il team sotto la guida di Vasseur deve trovare risultati ma anche attitudini più profonde e profession­ali nel marketing. Raikkonen smetterà, Bottas potrebbe arrivare: si vedrà.

Ora lasciamo che sia la gara di domani a parlare, piena di sorpassi e doppiaggi; certamente divertente. La lotta continua, gioiamo tutti di un Mondiale molto aperto.

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KEYSTONE Una gara che promette spettacolo

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