SOPRA LA PANCA
Siamo pochi. Ci aspetta una missione pericolosa. Sarebbe confortante se fossimo più numerosi, ma oggi, qui, sotto questo cielo gonfio di nubi, ci siamo solo noi. Ci guardiamo negli occhi: ognuno vorrebbe essere ancora nel suo letto, immerso nei sogni. Abbiamo tentato in ogni modo di starcene a casa – amiamo la vita tranquilla – ma a quanto pare non c’era nessun altro che potesse partire. Il richiamo dell’avventura, lo chiamano. Sarà. Quando sei nel pieno dell’azione, forse, le avventure ti fanno sentire vivo e forte. Ma stamattina siamo infreddoliti, le montagne incutono timore, la valle è stretta, la superficie del lago è impenetrabile. Le barche ci aspettano. Come andrà a finire? Nessuno può saperlo, ma il più giovane fra noi, indicando il prato cosparso di fiori d’oro, borbotta: “Dicono che portino fortuna”. Lo guardiamo in silenzio. “Speriamo”, gli risponde il più vecchio fra noi: “Ne avremo bisogno”.