‘No a una nuova Guerra fredda’
New York – Joe Biden vuole aprire “una nuova era di incessante diplomazia” e “di pace” nel mondo dopo il ritiro dall’Afghanistan e assicura che l’America non cerca “una nuova Guerra fredda” con la Cina, anche se resta il monito a Pechino a non aggredire i Paesi vicini e a non violare i diritti umani come fa con gli uiguri. È il suo messaggio nel debutto come presidente all’assemblea generale dell’Onu, “il primo in 20 anni senza guerre aperte”. Un intervento di 34 minuti, lontanissimo dai toni minacciosi di Donald Trump, nel quale ha cercato di rilanciare la leadership americana nel mondo. In una visione multilateralista in cui ha posto l’accento sull’importanza delle alleanze. A partire da quella “fondamentale” con l’Ue, messa a dura prova prima dal ritiro da Kabul e poi dal nuovo patto di sicurezza Usa-Australia-Gran Bretagna nell’Indo-Pacifico, con la conseguente crisi dei sommergibili e il sostegno solidale dei Paesi europei alla Francia.
Intanto, sul nucleare, i falchi di Teheran tornano a dettare la linea degli ayatollah al Palazzo di Vetro dell’Onu: “L’Iran è favorevole a negoziati sul nucleare che portino alla fine di tutte le sanzioni”, ha detto il neopresidente ultraconservatore Ibrahim Raisi, che ha lanciato un duro attacco all’America. “Quest’anno due scene hanno fatto la storia, l’attacco a Capitol Hill e la presa di potere dei talebani. Il sistema egemonico degli Usa è fallito miseramente e ha dimostrato di non avere credibilità dentro e fuori il Paese”.
Durante la sessione, i talebani hanno chiesto di parlare all’Assemblea generale, nominando anche un loro portavoce all’Onu.