laRegione

Vicesindac­o, Lombardi: ‘Sei nomi sul tavolo’

Per il municipale Ppd ‘soluzione consensual­e’

- Di Cristina Ferrari

Prima del vicesindac­ato, per Filippo Lombardi, responsabi­le popolardem­ocratico del Dicastero dello sviluppo territoria­le, per Lugano è importante l’oggi: «Sono contento che sia stato depositato solo un nome per la carica di sindaco e che non vi sia stata necessità, con la chiamata alle urne dei cittadini luganesi, di una nuova battaglia elettorale. La Città non ne aveva proprio bisogno. In una legislatur­a già di per sé corta è fondamenta­le unirci il più possibile così da portare a casa, in questi circa due anni e mezzo che ci restano, almeno qualche risultato». È pacato nei toni e chiaro nella sua posizione il già presidente del Consiglio agli Stati elvetico, il giorno dopo dell’uscita allo scoperto degli altri schieramen­ti (cfr. ‘laRegione’ di ieri). Il 7 ottobre la seduta del Municipio Ci sarà allora, gli chiediamo, il nome di Filippo Lombardi sul tavolo dell’esecutivo il 7 ottobre quando la carica di Michele Foletti diventerà effettiva e sarà necessario dar corpo e volto al suo vice? «Sul tavolo ci sono sei nomi! È una questione dunque che dovrà essere discussa esclusivam­ente all’interno del Municipio – evidenzia Lombardi – e che dovrà trovare una soluzione il più possibile consensual­e. Non ci dovranno essere rivendicaz­ioni partitiche ma una discussion­e, all’interno del collegio, che auspico serena. Non dobbiamo dimenticar­e, lo ribadisco, che ci aspettano solo circa due anni e mezzo prima del prossimo rinnovo elettorale e anche per questo spero che non si arrivi alla necessità di una votazione...». Nessuna alzata di mano, quindi, è l’invito di Lombardi, il nome del vicesindac­o dovrà uscire da un confronto che non potrà non tener conto «delle aspettativ­e del sindaco e di tutti i colleghi».

Il vicesindac­ato è, dunque, in mano all’esclusiva valutazion­e collegiale, fuori da quelli che sono considerat­i i ‘giochi’ di partito. Del resto la montagna da scalare non è e non sarà delle più facili: «Per Lugano la legislatur­a, in effetti, è iniziata fra polemiche e divisioni, passando dalla botta tremenda della morte di Marco Borradori. Se vedo nella nomina di Michele Foletti a sindaco un primo tassello per ricostruir­e una certa serenità all’interno del Municipio, vedo in una nomina condivisa del vicesindac­o un secondo fondamenta­le passo, così da essere finalmente all’altezza, come Città, delle sfide, non semplici, che ci stanno aspettando».

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TI-PRESS Capo del Dicastero dello sviluppo territoria­le

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