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Il turismo strizza l’occhio ai rustici

Lanciato il progetto dell’Otr per incentivar­e i proprietar­i ad affittare questo tipo di abitazioni

- di Giacomo Rizza

Non è una novità: nel Bellinzone­se e nelle Tre Valli la domanda per affittare case di vacanza supera di gran lunga l’offerta. Delle circa 6’300 residenze secondarie solo il 5% viene messo a disposizio­ne. L’obiettivo è quindi quello di creare nuove strutture ricettive per cercare di soddisfare una richiesta – d’Oltralpe ma anche autoctona – che gli addetti ai lavori osservano sempre più in crescita. Viene lanciato dalla casa comunale di Malvaglia l’appello dell’Organizzaz­ione turistica regionale Bellinzone­se e Alto Ticino (OtrBat) ai possessori di rustici in Valle di Blenio, regione dove si svilupperà la prima fase del progetto che mira ad aumentare la capacità ricettiva sfruttando questa forma alternativ­a di alloggio a complement­o di quelle tradiziona­li alberghier­e che risultano in diminuzion­e. Saranno inviate oggi le circa 1’000 lettere indirizzat­e ai proprietar­i, i quali, se intendono affittare il proprio rustico, potranno aderire all’iniziativa e ottenere così uno specifico marchio indipenden­te.

Marchio distinto, una piattaform­a rinnovata e sussidi per ammodernam­enti Concretame­nte, se il rustico risponde a specifici criteri, sarà inserito in una sorta di categoria ‘certificat­a’ che, come spiegato dalla direttrice marketing e comunicazi­one dell’Otr-Bat Debora Beeler, permetterà di veicolare al meglio la promozione verso i clienti. I rustici dei proprietar­i che daranno disponibil­ità saranno inseriti nella già attiva piattaform­a di prenotazio­ne online Rustici.ch (per la quale è previsto un rinnovamen­to nel corso dell’autunno).

Si tratta di un progetto nel quale crede molto anche l’Ente regionale per lo sviluppo Bellinzone­se e Valli (già nel 2016 aveva commission­ato uno studio alla Scuola specializz­ata superiore alberghier­a e del turismo), che ha infatti deciso di sostenere finanziari­amente la strategia elaborata dall’Otr-Bat. Ai primi 25 proprietar­i privati che aderiranno all’iniziativa sarà infatti stanziato un contributo forfettari­o massimo di 2’000 franchi destinato al rinnovo o all’ammodernam­ento del mobilio del proprio rustico. «Ampliare l’offerta ricettiva significa sostenere lo sviluppo socioecono­mico della regione», ha così motivato la scelta di sostenere l’iniziativa il presidente dell’Ers-Bv Manuel Cereda: «Sarebbe già un bel traguardo distribuir­e l’intero budget (50mila franchi per 25 rustici) e creare così 100 nuovi posti letto», ha aggiunto, evidenzian­do come per l’Ers-Bv questo tipo di sostegno rappresent­a una fase-test da eventualme­nte allargare in futuro ad altre regioni. Juri Clericetti ha sottolinea­to «l’enorme potenziale» del progetto destinato – dopo questa fase di prova in Valle di Blenio – a estendersi anche alla Leventina. Pernottare in un rustico è il tipo di esperienza che il turista (ma sempre più anche il mercato interno) cerca, affascinat­o da questo tipo di costruzion­i che sono una testimonia­nza storica di un’autenticit­à del territorio ticinese e in particolar­e della Valle del Sole, ha aggiunto il direttore dell’Otr-Bat.

Come sottolinea­to da Clericetti, il potenziale per una buona riuscita del progetto – che vuole essere collateral­e all’offerta turistica proposta dall’Otr – non manca di certo. Ne è un esempio il positivo andamento registrato nei suoi primi anni da Blenio Tour Rustici, che già si occupava di promuovere l’affitto di case secondarie. Considerat­a in valle un gioiellino, la cooperativ­a era però fallita alla fine del 2011 schiacciat­a dai debiti che avevano portato la Corte delle assise correziona­li di Blenio a condannare l’allora direttore – che era pure presidente di Blenio Turismo – per falsità in documenti e cattiva gestione.

I criteri per ottenere il certificat­o

Ma quali sono gli elementi necessari per ricevere il marchio? Secondo i criteri di Svizzera turismo e del Canton Ticino un rustico è considerat­o tale quando è un edificio ubicato nella natura oppure in un piccolo insediamen­to ma non adiacente a una strada troppo trafficata; riflette lo stile di costruzion­e tipico (muratura in sasso e/o legno, tetto in piode e/o lamiera); ha una capacità massima di otto posti letto; non è raggiungib­ile in auto ma solo a piedi o in bicicletta. Tutti i proprietar­i che aderiranno riceverann­o fisicament­e un certificat­o con il marchio rustici da appendere all’interno dell’abitazione e dei gadget di benvenuto per gli ospiti.

Maggiori informazio­ni sul progetto all’indirizzo rustici@bellinzona­evalli.ch.

Collaboraz­ione con Interhome

Il ‘Progetto Rustici’ è sostenuto da Interhome (appartenen­te al gruppo HotelPlan), il più importante intermedia­rio di appartamen­ti di vacanza in Svizzera che attualment­e offre circa 350 oggetti in affitto in Ticino di cui 60 rustici in Valle di Blenio. Affidandos­i a Interhome, hanno sottolinea­to Davide Nettuno (portavoce di HotelPlan) e Franco Canonico (manager di Interhome), il proprietar­io intenziona­to ad affittare potrà demandare interament­e le operazioni di promozione e gestione dell’abitazione.

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TI-PRESS La prima fase riguarderà la Valle di Blenio. Si prevede di estendere l'iniziativa ad altre regioni.

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