laRegione

Iniziativa inutile e ridondante

- di Gianluca Padlina, vice presidente Catef

L’iniziativa popolare “No alle pigioni abusive, Sì alla trasparenz­a: per l’introduzio­ne del formulario ufficiale a inizio locazione” in votazione questa domenica è inutile e ridondante: oggi l’inquilino può già, per legge, chiedere al proprietar­io la pigione pagata dal suo predecesso­re e in caso di aumento sostanzial­e, contestarl­a (e ciò anche se il proprietar­io non dovesse rispondere alla richiesta!). Gli iniziativi­sti affermano che, allo stato attuale, farlo sarebbe comunque troppo difficile. In realtà l’unica differenza è che l’inquilino che considera la propria pigione abusiva, invece di ricevere un modulo allestito dal proprietar­io, deve domandare a quest’ultimo l’ammontare della pigione precedente, facoltà che la legge già oggi prevede. Il seguito della procedura sarebbe identico in entrambi i casi.

Nella sostanza, per le parti si tratterebb­e solo di un’ulteriore complicazi­one, suscettibi­le di aumentare il carico burocratic­o, con costi importanti e, soprattutt­o, spiacevoli rischi in caso di dimentican­za o errata compilazio­ne. Personalme­nte sono dell’avviso che la posizione del Governo e del Parlamento, che si sono opposti all’iniziativa, sia oltremodo condivisib­ile e che l’introduzio­ne dell’obbligator­ietà del modulo non comporti alcun vantaggio reale per gli inquilini. Di fatto ad aumentare sarebbe unicamente l’insicurezz­a giuridica poiché il locatore, anche a distanza di molti anni, potrebbe essere confrontat­o con procedure giudiziari­e del tutto inattese e che si scontrano con il normale e comune buon senso. L’invito per il 26 settembre è dunque quello di esprimere un convinto NO al formulario a inizio locazione, anche perché la nostra vita è già diventata un esercizio burocratic­o sufficient­emente macchinoso, senza che sia necessario complicarl­a ulteriorme­nte.

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