Firma digitale errata, miliardi di euro in fumo
Berna – Il costruttore ferroviario turgoviese Stadler Rail si vede privato di una commessa miliardaria in Austria a causa di una firma digitale ritenuta non valida. Il tribunale amministrativo federale di Vienna ha accolto un ricorso del concorrente Alstom, ravvisando l’esistenza di un errore formale e dichiarando di conseguenza nulla l’ordinazione effettuata dalle Österreichischen Bundesbahnen (Öbb) riguardante 185 treni a due piani, un accordo quadro di oltre 3 miliardi di euro. Stando a quanto riferito dal quotidiano viennese Der Standard, i giudici hanno stabilito che la società elvetica ha inoltrato la sua offerta con una versione svizzera della firma digitale che non è riconosciuta né dall’Ue, né dall’Austria. Da parte sua, il costruttore ferroviario conferma in una presa di posizione l’annullamento dell’ordine e non nasconde la sua sorpresa. “Stadler Rail ha già utilizzato la firma elettronica, riconosciuta dalle autorità internazionali competenti, centinaia di volte, partecipando a gare d’appalto nell’area Ue. Numerose offerte firmate in questo modo sono state vinte, comprese anche con ferrovie austriache”, scrive il gruppo. La società intende impugnare la decisione del tribunale e confida nel fatto che il giudizio di primo grado verrà corretto.