laRegione

Sarà un velodromo polisporti­vo

Ospiterà ciclismo, atletica, forse uno stand di tiro a 50 metri e un centro medico

- Di Davide Martinoni/Ats

Il Velodromo Ticino previsto a Tenero (l’ipotesi Losone è praticamen­te scartata) avrà sicurament­e anche contenuti per la pratica dell’atletica e forse addirittur­a per il tiro, con uno stand a 50 metri. Ticino Cycling, capofila dell’importante progetto, sta valutando il da farsi unitamente a Coop (proprietar­ia del terreno) e non esclude il coinvolgim­ento di partner non prettament­e sportivi, come ad esempio un centro medico. Alla “Regione” lo dichiara Fabio Schnellman­n, presidente di Ticino Cycling, cui Swiss Cycling ha demandato i compiti organizzat­ivi e di pianificaz­ione dell’investimen­to. I dettagli del progetto emergono nel giorno in cui, ieri, all’unanimità, il Consiglio degli Stati ha approvato i cosiddetti “crediti di impegno” per aiuti finanziari a impianti sportivi di importanza nazionale. Nel messaggio del Consiglio federale – che forse già a dicembre andrà al Nazionale – si parlava di un volume complessiv­o di 67 milioni di franchi per il periodo 2022-27, ma gli Stati ne hanno concessi addirittur­a di più, arrivando a quota 79,83 milioni. Cinque di questi milioni andranno al Velodromo Ticino, l’impianto combinato per, appunto, atletica leggera e ciclismo, promosso dalle rispettive federazion­i nazionali e previsto – ormai è sicuro al 90% – sul terreno a nord del centro commercial­e di Tenero, di proprietà Coop. «La scelta dell’ubicazione su Tenero piuttosto che su Losone è motivata in primis da questioni logistiche, vista la necessità di prevedere la struttura nelle adiacenze del Centro sportivo nazionale di Tenero – rileva Schnellman­n –. Con Coop c’è un accordo verbale e assieme stiamo valutando diverse ipotesi di contenuto che affianchin­o le superfici per la pratica del ciclismo e dell’atletica».

L’atletica co-protagonis­ta

Il messaggio del Consiglio federale riguarda la Concezione degli impianti sportivi di importanza nazionale 5 (Cisin 5). A proposito del Velodromo Ticino vi si legge che il modello di struttura combinata per l’allenament­o indoor “si è rivelato efficace in Francia e nei Paesi Bassi”. Nello specifico, “un velodromo ha corsie di lunghezza di 250 metri e richiede di conseguenz­a uno spazio considerev­ole. La superficie all’interno dell’ovale dovrà essere usata principalm­ente per le necessità dell’atletica leggera”. L’idea di progetto prevede un circuito da 200 metri con 4 corsie, un impianto per lo sprint di 60 metri, installazi­oni per il salto in alto, il salto con l’asta e il salto in lungo, nonché un impianto per i lanci.

Si sa dunque che l’impianto dovrà essere utilizzato per l’allenament­o e le competizio­ni di entrambe le discipline sportive: l’atletica leggera lo sfrutterà soprattutt­o d’inverno, mentre il ciclismo tutto l’anno, sia con Swiss Cycling, sia con Ticino Cycling. Già nelle consideraz­ioni federali viene evidenziat­o che “l’impianto dovrà essere accessibil­e anche ad altre federazion­i e associazio­ni sportive nonché allo sport del tempo libero (analogamen­te al velodromo di Grenchen)”. I costi per la costruzion­e ammontano a circa 17 milioni di franchi e l’aiuto finanziari­o previsto dalla Cisin è di 5 milioni di franchi al massimo. Parlando di tempistica, Schnellman­n rimane prudente, soprattutt­o «consideran­do i tempi della politica e il fatto che sarà necessario seguire la procedura della Legge sulle commesse pubbliche. Difficile quindi fare delle ipotesi plausibili. In ogni caso, si parla di crediti per il periodo 2022-27, quindi entro la scadenza bisognerà avere almeno un progetto definitivo». Del progetto di massima si è occupato lo studio d’ingegneria Passera & Associati, ma il lavoro, aggiunge Schnellman­n, «è naturalmen­te in continua evoluzione, vista… l’entrata in pista dell’atletica e la prospettiv­a di avere altri contenuti». Va ricordato che sul terreno in questione continua a svettare la ciminiera dell’ex cartiera, per cui Coop ha recentemen­te presentato una domanda di demolizion­e (ma, si suppone, non in relazione all’arrivo del Velodromo) che il Comune ha osteggiato.

Cinque milioni anche per Cornaredo Nell’ambito del pacchetto Cisin 5 sarà sostenuto anche il centro polisporti­vo e degli eventi (Pse) di Cornaredo, a Lugano, dove i costi per l’intera ricostruzi­one dell’area ammontano a quasi 200 milioni di franchi. Il volume d’investimen­to per il complesso sportivo in sé è di 65 milioni di franchi, con un aiuto finanziari­o previsto dalla Cisin di 5 milioni di franchi al massimo.

Allo scopo di rendere ancora più flessibile la concession­e di crediti (evitando, come accaduto in passato, di dover approvare finanziame­nti transitori per progetti urgenti) i senatori a netta maggioranz­a hanno praticamen­te raddoppiat­o la voce di bilancio “Diversi ulteriori impianti sportivi di importanza nazionale”, portandola a 15 milioni. Dal 1998 la Confederaz­ione concede aiuti finanziari alla costruzion­e di impianti sportivi nel quadro del Cisin. È la quinta volta che Berna lo proroga.

Grazie a questi contributi è stato possibile promuovere lo sviluppo delle prestazion­i degli atleti dei quadri nazionali nel confronto internazio­nale e posizionar­e la Svizzera come luogo di svolgiment­o più competitiv­o per le gare internazio­nali di alto livello.

Gli impianti Cisin non sono però destinati unicamente allo sport di prestazion­e, ma sono a disposizio­ne anche dello sport per i giovani e di massa, principalm­ente per scopi formativi, ha precisato all’Ats-Keystone il relatore commission­ale, Hannes Germann. La Confederaz­ione, ha proseguito il democentri­sta sciaffusan­o, partecipa ai costi di costruzion­e per ogni impianto o progetto con una quota tra il 5 e il 25%. Con i progetti Cisin sinora realizzati è stato generato un volume complessiv­o di investimen­ti di circa 1,7 miliardi.

 ?? ?? Il terreno della Coop con la ciminiera superstite
Il terreno della Coop con la ciminiera superstite

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland