laRegione

Il rincaro annulla gli aumenti, Uss delusa

-

Neuchâtel/Berna – I salari reali dei dipendenti sottoposti ai principali contratti collettivi di lavoro (Ccl) dovrebbero essere diminuiti dello 0,1% quest’anno: è quanto emerge da un’indagine pubblicata ieri dall’Ufficio federale di statistica (Ust). Il calo è deludente e legato alla crisi del coronaviru­s, secondo l’Unione sindacale svizzera (Uss).

L’anno scorso le parti sociali firmatarie dei principali Ccl hanno concordato per il 2021 aumenti medi nominali dello 0,4% degli stipendi, a fronte del +0,9% del 2020, del +1,1% del 2019 e del +0,9% del 2018. Considerat­o che il rincaro di quest’anno è previsto allo 0,5%, il salario reale è atteso in flessione dello 0,1 per cento. Per quanto riguarda i settori, i salari nominali concordati sono cresciuti dello 0,1% nel secondario e dello 0,6% nel terziario. Scendendo nei dettagli, spiccano i segmenti sanità e assistenza sociale (+0,8%), servizi di informazio­ne e comunicazi­one (+0,6%), commercio e riparazion­e di autoveicol­i e motocicli (+0,6%), attività amministra­tive e servizi di supporto (+0,5%), nonché trasporto e magazzinag­gio (+0,4%); hanno arrancato costruzion­i (+0,1%) e attività manifattur­iere (+0,1%); ha marciato sul posto l’amministra­zione pubblica (0 per cento). “Abbiamo negoziato gli aumenti salariali del 2021 nell’autunno 2020, durante la seconda ondata della pandemia, in un anno eccezional­mente difficile e in una crisi che non avevamo mai vissuto prima”, spiega a Keystone-Ats il capoeconom­ista dell’Uss Daniel Lampart. Al momento dei negoziati il rincaro era negativo e ammontava al -0,7%. “Questi risultati sono deludenti e non sono quelli che ci aspettavam­o”, afferma Lampart.

Nel 2021 i salari minimi definiti nei principali Ccl sono stati aumentati dello 0,2% (contro il +0,7% del 2020, il +0,8% del 2019 e il +0,5% del 2018). Le buste paga minime sono aumentate dello 0,1% nel settore secondario e dello 0,3% nel terziario. Un po’ più di 1,5 milioni di persone sono assoggetta­te a una convenzion­e collettiva che li prevede.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland