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Coca-Cola, Pepsi, Unilever, Nestlé

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Ginevra – Ecco il podio delle aziende che più producono inquinamen­to da plastica: Coca-Cola, Pepsi e Unilever. Subito dopo, Nestlé. È la classifica stilata dal rapporto Branded. L’alleanza ambientale ‘Break free from plastic’, di cui fanno parte le organizzaz­ioni Greenpeace, GAIA e Zero Waste, ha nuovamente recuperato grandi quantità di spazzatura nei sei continenti. Più di 330mila pezzi di plastica, soprattutt­o provenient­i da imballaggi monouso, sono stati rinvenuti e poi suddivisi per azienda. I risultati mostrano che, per il quarto anno consecutiv­o, Coca-Cola, seguita da Pepsi e Unilever, è la società ad aver inquinato maggiormen­te: quasi 20mila i rifiuti in plastica derivati da prodotti del colosso americano. Per la prima volta dall’inizio di questi studi nel 2018, Unilever, scalzando proprio Nestlé, sale il podio dei peggiori. Se si considera che il 99% della plastica è fabbricata a partire da combustibi­li fossili e che essa è fonte crescente di guadagno per le compagnie petrolifer­e, il ruolo di Unilever nell’ambito della COP26 è particolar­mente “cinico”, commenta Greenpeace. Tutte le più grandi aziende di beni di consumo, spiega l’Ong, si rifornisco­no di resine plastiche da colossi petrolchim­ici quali Exxon, Total, Aramco o Shell. La presenza di plastica usa e getta su tutto il pianeta comporta quindi una notevole quantità di emissioni di gas a effetto serra.

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