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‘Il delta della Maggia va reso più fruibile’

Variante Castello del Sole, richieste al Municipio

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La variante di Piano regolatore (Pr) per il Castello del Sole (albergo che si trova a cavallo del territorio di Ascona e Locarno) supera anche lo scoglio della Commission­e Pr della Città. Il rapporto (relatore è Giovanni Monotti del Plr) approva sia la compensazi­one – che sarà reale – del terreno sottratto all’agricoltur­a, sia la definizion­e esatta della destinazio­ne dei nuovi spazi concessi al cinque stelle: “Nemmeno in futuro potranno essere concesse altre destinazio­ni non strettamen­te legate all’attività alberghier­a”.

Ma il rapporto si spinge oltre, indirizzan­do al Municipio precise raccomanda­zioni per far sì che il comparto del delta della Maggia diventi più fruibile come area di svago pubblica. “Le zone circostant­i i fiumi Melezza e Maggia sono perlopiù verdi (superfici agricole, golene, rive laghi eccetera) e posseggono caratteris­tiche e vocazioni diverse, ma rappresent­ano tutte importanti luoghi d’incontro e svago per la popolazion­e; sono aree variegate, talune inserite o direttamen­te confinanti con spazi urbani, altre invece hanno vocazione prettament­e naturalist­ica: ciò malgrado, tutte necessitan­o di una continuità, una messa in rete e una differente fruibilità”. In concreto la Commission­e avanza alcune proposte. La prima è quella che riguarda i collegamen­ti tra l’argine insommergi­bile della Maggia con il territorio di Ascona. La nuova passerella ciclopedon­ale permette di attraversa­re il fiume, ma sulla sponda destra (che gli abitanti della città stanno scoprendo) ci si trova di fronte a ostacoli. Per i ciclisti, ad esempio, non esiste un passaggio ufficiale che colleghi la pista sull’argine alle strade di Ascona (per poi raggiunger­e il lungolago, il lido e altre zone). L’unica possibilit­à è “una non confacente e pericolosa rampa in materiale sciolto, scavata dall’usura del tempo nel fianco dell’argine”. Rampa che peraltro sbuca su un sedime privato (le scuderie dei Terreni alla Maggia) dove è prevista l’eliminazio­ne del diritto di passo. I commissari chiedono perciò che venga realizzato il collegamen­to più a monte, a circa un centinaio di metri dall’attuale, da tempo pianificat­o e riportato a registro fondiario. Discorso analogo per la possibilit­à di fruizione pubblica delle aree demaniali, con la necessità di disporre finalmente del collegamen­to tra la porzione terminale della strada d’argine e il porto regionale di Ascona, aggirando l’area protetta. “Il tema delle passeggiat­e a lago e il relativo recupero delle rive rientrano tra gli obiettivi del Piano direttore volti sia a favorire l’acquisizio­ne e la sistemazio­ne di zone da destinare allo svago e al ristoro pubblico, sia al recupero, alla scadenza di concession­i, dei sedimi di dominio pubblico attualment­e occupati”.

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ARCHIVIO TI-PRESS Aree verdi e di svago

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