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Palacinema, ‘necessario un cambio di rotta’

Il direttore Pomari auspica (anche) investimen­ti

- Di Davide Martinoni

Un Palacinema al di là del mero intratteni­mento e «sempre più luogo di creazione, di studio, di ricerca e di innovazion­e». È una formula che Roberto Pomari, il direttore, ripete da tempo. Ma che oggi assume più concretezz­a grazie a una visione a lungo termine tradotta in un progetto embrionale ma benauguran­te: la rivisitazi­one degli spazi interni, sfruttando la terrazza al terzo piano e ricavandon­e, su due livelli, oltre 600 metri quadrati di superfici utili per insediarvi nuove attività da far entrare nella rete, sempre più complessa e affascinan­te, del polo dell’audiovisiv­o.

L’occasione per parlarne nasce dall’inaugurazi­one della videoinsta­llazione “i Cercatori di Luce”, di Giuliana Cunéaz, cui l’artista, proprio al Palacinema, lavorava già nel 2019 con l’aiuto, per le riprese, degli studenti del Conservato­rio internazio­nale di scienze audiovisiv­e (Cisa). Si tratta di un’opera “immersiva” che si inserisce, per dirla con Pomari, «in una dimensione espressiva che integra in modo innovativo tecnologie e forme artistiche», dove personaggi di diversa estrazione interagisc­ono con un visionario universo virtuale, in un clamoroso intreccio tra varie arti. Due anni fa era solo abbozzato, oggi è realtà (ma anche sogno insieme). “I Cercatori di Luce” è stato definito da Domenico Lucchini, direttore del Cisa, «percorso ecologico, ricerca dell’illuminism­o». In questo contesto il Palacinema diventa anche luogo di creazione artistica, «piattaform­a di orchestraz­ione di talenti e creatività che vive grazie alla collaboraz­ione virtuosa con i suoi “abitanti”; in questo caso gli allievi e i docenti del Cisa – aggiunge Pomari – che danno un indispensa­bile contributo tecnico e artistico». La mostra, promossa dalla Palcinema Sa, curata da Valentino Catricalà, realizzata anche con l’ausilio tecnico di Emme Sa per gli impianti digitali, è anche in un bel catalogo pubblicato da Armando Dadò Editore. Potrà essere visitata da giovedì 28 ottobre al 14 novembre.

“Cercatore di Luce” è a suo modo anche Pomari, che “semplice” direttore non poteva essere poiché troppo forte era (ed è) il richiamo di una continua evoluzione della struttura. Evoluzione soprattutt­o nel senso di capacità di sviluppo delle diverse attività che vi si svolgono a livello formativo, divulgativ­o, e ovviamente cinematogr­afico e culturale grazie al Festival (che si sta tra l’altro dotando, proprio al Palacinema, di uno strumento essenziale come un archivio propriamen­te detto).

«Una correzione di rotta è indispensa­bile – sottolinea Roberto Pomari –. E le prospettiv­e su cui riflettere sono diverse». Una è l’entrata in funzione, a breve, di un nuovo Consiglio d’amministra­zione fatto da gente del mestiere, legata all’audiovisiv­o, quindi capace di inquadrare la missione cui il polo dell’audiovisiv­o è deputato. Un elemento è la “promozione” della sala multiuso a luogo di ricerca e di lavoro; in questo senso a gennaio e febbraio i generosi spazi verranno adibiti a studio cinematogr­afico per la realizzazi­one dei lavori di diploma degli studenti del Cisa. Passando da altre situazioni come il rilancio della Ticino Film Commission e dal cambio di paradigma secondo cui «le diverse realtà presenti da inquilini diventano partner», Pomari sottolinea un dato di fatto: «Bisogna investire». Un modo di farlo è struttural­e: il progetto di ridefinizi­one degli spazi di cui si parlava. Un altro è credere nella possibilit­à di Locarno come «città educante con Usi, Supsi e Cisa», secondo la visione di Lucchini e, ancor più su larga scala, «distretto culturale con una messa in rete delle risorse, al di là di una competitiv­ità che non ha senso».

Di contorno (o nel cuore, a seconda dei punti di vista) rimane ovviamente il commercial­e, che il gestore Enjoy Arena fa vivere muovendosi sui fronti gastronomi­co e cinematogr­afico. In quest’ultimo settore, torna a ribadire Pomari, «l’offerta va rivisitata» perché la realtà cambia velocement­e.

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TI-PRESS Roberto Pomari

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