Peppo Brivio verso l’architettura concreta
È un Peppo Brivio poco conosciuto, quello al centro del libro sull’importante architetto ticinese che sarà presentato oggi alle 18 alla Biblioteca cantonale di Lugano: ‘Verso un’architettura concreta’ di Annalisa Viati Navone (Edizioni Sottoscala) si concentra infatti sul periodo che va dagli anni universitari di Zurigo (1943-1947) fino all’opera seminale rappresentata dalla Casa Albairone a Massagno (1955-1956).
Si tratta di anni cruciali nella messa a punto di un linguaggio che connota la sua produzione e che i documenti d’archivio, conservati presso la Fondazione archivi architetti ticinesi, hanno consentito di ricostruire. Gli anni di formazione, le relazioni culturali e intellettuali che Brivio aveva annodato nel tempo, un nucleo di prime opere ancora sconosciute e qui analizzate rivelano un percorso ben più ricco e tutt’altro che lineare, fatto di tentativi, esperimenti, emulazione di modelli poi contaminati con nuove influenze. Alla presentazione saranno presenti, oltre all’autrice, l’architetto e critico Alberto Caruso e Lukas Meyer, presidente della Fondazione archivi architetti ticinesi.