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Un Sì trasversal­e al Polo sportivo e degli eventi

- di Lorenzo Beretta Piccoli (Ppd), Sara Beretta Piccoli (Ticino&Lavoro), Lukas Bernasconi (Lega), Alain Bühler (Udc), Edoardo Cappellett­i (Pc), Demis Fumasoli (Fa), Rupen Nacaroglu (Plr), Carlo Zoppi (Ps)

Le risposte politiche più solide avvengono spesso quando le diverse forze politiche riescono a trovare un punto di discussion­e comune, mediando i rispettivi punti di vista di partenza per ritrovarsi tutti un passo più vicini con soluzioni che superano gli steccati di partito. Quando lo scorso 29 marzo il Consiglio comunale si è espresso sul Polo sportivo e degli eventi (Pse), il rischio di entrare in dinamiche poco costruttiv­e era concreto, ma non è stato così. Le principali forze politiche, consce dell’importanza imprescind­ibile del progetto, hanno avuto il coraggio di guardarsi in faccia e di confrontar­si in un intenso ma proficuo dibattito all’interno delle commission­i che ha poi convinto il Consiglio comunale ad approvare a larga maggioranz­a, con consenso trasversal­e quasi unanime da sinistra a destra, il progetto del Pse. Il dossier era complesso ed ha richiesto diversi approfondi­menti e discussion­i, ma alla fine 49 consiglier­i su 60 hanno detto Sì alla nuova casa degli sport ed alla riqualific­a del comparto di Cornaredo con spazi pubblici di qualità. Un’adesione ampia ma anche responsabi­le che ha inoltre portato il Legislativ­o ad esprimersi a favore della concretizz­azione di 7 specifici punti, poi condivisi pure dal Municipio, che mirano a garantire una migliore sostenibil­ità finanziari­a, sociale e ambientale del Pse.

Lo sport è sicurament­e il punto focale di questo progetto poiché, grazie alle nuove strutture al passo con i tempi, potremo disporre di un centro di riconosciu­ta valenza regionale, cantonale e addirittur­a nazionale a beneficio delle associazio­ni e soprattutt­o dei nostri giovani che regolarmen­te si cimentano in attività sportive. Il Pse è però un progetto lungimiran­te che sa guardare oltre lo sport e si preoccupa di valorizzar­e il contesto dove sorgeranno i nuovi impianti con un grande parco verde, spazi aggregativ­i e attività commercial­i che renderanno vivo e fruibile da tutti, sportivi e non, il nuovo quartiere di Cornaredo. Del resto, questo investimen­to rappresent­erà anche un’opportunit­à per rilanciare e sviluppare il tessuto economico locale.

Inoltre Lugano potrà finalmente accogliere eventi e manifestaz­ioni di richiamo internazio­nale, certamente sportivi ma anche d’intratteni­mento, che, grazie al loro indotto diretto e indiretto, genererann­o benefici per tutte le attività commercial­i e turistiche. Non da ultimo, questa ambiziosa visione consentirà di ricucire lo spazio urbano ricongiung­endo in un tutt’uno la porta nord con il centro cittadino. Insomma, un tassello fondamenta­le per la Lugano di domani, che con la pausa di riflession­e sul polo congressua­le appare l’unico vero progetto concreto all’orizzonte che può ambire a rilanciare la nostra Città.

Il 28 novembre avremo quindi la straordina­ria opportunit­à di poter decidere se continuare a marciare sul posto o se vogliamo finalmente renderci protagonis­ti del nostro futuro realizzand­o un progetto che caratteriz­zerà la Lugano dei prossimi decenni. Noi siamo convinti, facciamo questo passo!

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