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Due volte Duah, e il sogno svanisce

Sfuma al supplement­are l’exploit di Coppa per il Chiasso: ‘Sono orgoglioso dei ragazzi’

- Di Emiliano Rossi

Sembra retorica dire che il Chiasso esce dalla Coppa Svizzera ma vince la sua partita, eppure è proprio così. Per tutti i 90’ i rossoblu annullano letteralme­nte le due categorie di differenza rispetto al San Gallo, lo spaventano, in qualche circostanz­a lo mettono sotto, incassano un gol immeritato e trovano la forza per reagire e portare la sfida ai supplement­ari. La stanchezza poi ha la meglio e sul pressing la squadra di Super League trova il punto della vittoria, capace di stroncare i coraggiosi padroni di casa, che ci hanno però provato fino all’ultimo.

Il Riva IV si regala una serata di grande entusiasmo, che sicurament­e fa bene al nuovo Chiasso targato Vitali, subentrato a Raineri e bravo a ottenere una vittoria in campionato e a portare i suoi a una prestazion­e memorabile. Il mister non può che essere fiero: «Sono contento e orgoglioso della prestazion­e che hanno messo in campo i ragazzi, della voglia di stare uniti che spero abbiano trasmesso anche a chi è venuto a vederci. Avevamo preparato la sfida in questo modo, sapendo di dover concedere pochi spazi perché loro potevano essere davvero pericolosi. L’atteggiame­nto dei miei calciatori mi ha reso sereno, li vedevo molto in partita».

Il giovane Chiasso ha sin da subito tenuto bene il campo, riuscendo a imbrigliar­e ottimament­e un San Gallo non nel suo miglior momento di forma. Non è un modo di dire ma veramente la differenza di due categorie non si è vista. La prima azione pericolosa è stata di marca rossoblù con una ubriacante iniziativa dell’ottimo Correia, poi nel finale di primo tempo la sfida si è un po’ accesa con una grandissim­a chance per Affolter a due passi da Watkowiak. Prima della pausa ruggito del San Gallo con paratona di Mitrovic su colpo di testa. Se qualcuno pensava che nella ripresa il copione sarebbe cambiato si è sbagliato: il Chiasso ha fatto ancora paura con una rovesciata di Teixeira, con un colpo di testa di Correi su corner di Stevanovic poi con lo stesso Stevanovic, servito a sua volta da Correia. Al 78’ però la doccia fredda, dato che a Mitrovic è sfuggito il pallone dopo averlo preso in uscita e Duah, entrato da un quarto d’ora, ha trovato il gol. Finita? No perché nel finale il Chiasso non ha mollato e quasi allo scadere Farnerud ha incredibil­mente pareggiato direttamen­te da corner. «Un gol subito in quel modo? Gli errori succedono, abbiamo avuto la forza e la fortuna di non mollare, e la bravura poi di Farnerud di segnare da angolo», commenta Vitali.

Nei supplement­ari, assolutame­nte meritati per il Chiasso, il San Gallo, forse preso dalla paura, ha cominciato a spingere sull’accelerato­re, facendosi vedere un paio di volte dalle parti di Mitrovic con Diakité e Yuahn, prima della rete ancora di Duah. Una mazzata per i rossoblù, che pure ci hanno provato con Said. «Nel finale è uscita la stanchezza, a livello fisico loro hanno qualcosa in più», è il sunto del tecnico. «Avevamo in campo ragazzi che hanno disputato pochissime partite, sono stati bravi ma poi la fatica si è fatta sentire».

Ma il Chiasso esce da questa sfida con nuove consapevol­ezze. «Abbiamo fatto un passo in più per cercare di costruire questa squadra a livello mentale, per capire che serve la mentalità di voler soffrire e stare sempre in gara: è quel che cerchiamo, perché la qualità, col rientro poi di tutti gli infortunat­i, per la Promotion League c’è».

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TI-PRESS/D.AGOSTA Kwadwo Duah, l’uomo della provvidenz­a per i biancoverd­i

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