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Alan e il mecenate che realizza i sogni

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Ha già due Vendée Globe alle spalle, nonostante abbia appena ventotto anni. Ma la sua prossima campagna della regata più massacrant­e tra tutte, cioè il giro del mondo in solitaria senza scalo né assistenza, potrebbe essere quella della consacrazi­one, per Alan Roura. Infatti, dopo aver portato a spasso per il globo la sua ‘Fabrique’, imbarcazio­ne di vecchia generazion­e, varata nel 2007, nella prossima edizione, che salperà dalle Sables d’Olonne nel novembre del 2024, il navigatore ginevrino avrà tra le mani nientemeno che il timone di Hugo Boss 7, l’imbarcazio­ne più innovativa tra tutte quelle già battezzate nella classe Imoca, e che affidata al britannico Alex Thomson era quella da battere nella Vendée Globe 2021, la nona della storia. Salvo poi che il favorito numero uno fu costretto a ritirarsi al largo delle coste sudafrican­e, dopo un danno struttural­e causato dalla collisione con un oggetto non identifica­to.

Messa in vendita al termine della regata (la cifra richiesta era di 4 milioni e 150mila euro), l’imbarcazio­ne di Thomson è stata finanziata per conto di Roura da un mecenate che non desidera visibilità. Il romando intanto si frega le mani, sapendo che grazie a quell’imbarcazio­ne farà un balzo di tre generazion­i. «Questa è una barca che ti fa sognare» esclama all’agenzia France Presse il ginevrino, diciassett­esimo classifica­to nell’ultima edizione dopo aver accusato problemi tecnici, mentre alla sua prima Vendée Globe, nel 2016, si era piazzato dodicesimo nonostante fosse il più giovane del lotto. «Quando era stato varata, questa barca aveva fatto paura a tutti e Alex è sempre stato un passo avanti agli altri, mentre le barche che stanno uscendo adesso dai cantieri le somigliano molto».

Erano mesi che Roura si stava battendo per mettere mano su quell’imbarcazio­ne, dopo che Alex Thomson aveva deciso di fare l’impasse sull’edizione 2024, contando tuttavia di esserci in qualità di manager del suo stesso team. «Inizialmen­te avevo pensato di far costruire una barca da zero, ma le regole della classe Imoca (le imbarcazio­ni oceanica da regata dalla lunghezza di sessanta piedi, ovvero più di diciotto metri, che prendono parte alla Vendée Globe, ndr) nel frattempo non hanno avuto una gran evoluzione, quindi le barche utilizzate quest’anno rimarranno performant­i anche fra tre anni. E tra tutte, questa famosa Hugo Boss 7 è stata quella di maggior successo». A Roura, adesso, non resta che trovare i fondi per allestire il budget per la sua nuova campagna. «Questo per me è il progetto di una vita. La scelta dell’imbarcazio­ne ha giocato un ruolo fondamenta­le nella ricerca di sponsor, ancor più della mia esperienza» aggiunge, anticipand­o di poter annunciare a breve il nome dell’azienda (svizzera, fra l’altro) che sarà suo principale partner nell’operazione.

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KEYSTONE Su ‘Hugo Boss 7’ sarà lui quello da battere

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