laRegione

‘Abbiamo tutto il diritto di avere la nostra visione’

Tagli e spesa, Speziali: ‘Noi pronti a collaborar­e’

- Di Jacopo Scarinci

«Abbiamo tutto il diritto di dire, dentro e fuori dal parlamento, che alcune voci di spesa tremendame­nte alte meritano un’analisi onesta e che non è nel nostro Dna un aumento delle imposte. Soprattutt­o in una fase di ripartenza dopo l’uscita dalla fase acuta della pandemia». È un Alessandro Speziali con l’elmetto in testa quello che, davanti al comitato cantonale liberale radicale riunitosi ieri sera a Sementina, è tornato sull’«argomento clou di queste settimane», vale a dire l’iniziativa parlamenta­re Udc che impone il pareggio dei conti entro il 2025 agendo ‘prioritari­amente’ sulle uscite.

Il presidente del Plr è stato chiarissim­o: «Con il gruppo parlamenta­re abbiamo fatto una scelta netta per sgombrare il campo dall’ambiguità, proponendo un emendament­o poi approvato dal Gran Consiglio che chiede di agire appunto ‘prioritari­amente’ sulle spese, un emendament­o e un avverbio che chiariscon­o alcuni aspetti perché ci potrebbero essere altri meccanismi che incidono sul bilancio rispetto alle entrate e alle uscite».

‘Scusate, dove lo vedete questo liberismo sfrenato?’

Ciò detto, Speziali va ad alzo zero: «In questo Cantone delle iperboli ci sono state reazioni drammatizz­anti e caricatura­li dopo questo voto, si è parlato e si parla di liberismo sfrenato… ma scusate, dov’è questo liberismo sfrenato? Il Ticino a cadenza di mesi conosce nuove leggi, a livello fiscale siamo parecchio in basso nelle classifich­e intercanto­nali, siamo il cantone delle direttive, delle regole e delle regolette, siamo in testa se si parla di numero di strumenti di politica sociale. Ripeto: dove sono queste ombre tetre del liberismo?».

Ed è anche una fiera «difesa dei capisaldi e del passato del nostro partito», quella di Speziali. Perché «non è nella tradizione interclass­ista avviare una macelleria sociale. Piuttosto – qui la bordata è partita in direzione Ppd – non ci siamo permessi di fare emendament­i ‘ad dipartimen­tum’, cioè toccare tutto tranne le voci di spesa più alte. Ogni Dipartimen­to deve poter essere radiografa­to». Ma ne ha avute anche per i socialisti, il presidente del Plr: «Col nostro emendament­o abbiamo chiarament­e dimostrato che non vogliamo colpire i più deboli. Il parlamento – ha continuato Speziali – sta diventando una lista dei desideri. Fa parte della dialettica politica costruire narrative a senso unico e parecchio denigrator­ie per chi vive nel nostro partito».

Ricco menù per ‘cucine funzionant­i’

Partito che «ha le cucine ben funzionant­i» e nel menù del futuro prossimo c’è di tutto. A partire dall’annoso tema giustizia. «Queste telenovele sulle scelte dei candidati non fanno bene né alla magistratu­ra, né al loro percorso. Stiamo cercando di capire se ci sono altri sistemi che possano mettere da parte l’etichetta politica per arrivare a una squadra unita e coesa scelta dalla testa della giustizia».

Ma non solo. L’obiettivo liberale radicale è puntato anche sulla scuola, perché «stiamo lavorando sul ripensamen­to del sistema dei livelli, essendoci accorti sempre più come la formazione profession­ale sia strettamen­te legata alla scuola media». Nell’agenda figurano pure «sanità, legge sulle commesse pubbliche, lotta alla burocrazia, crisi demografic­a ed energie alternativ­e». Tutto, ha assicurato Speziali, «partendo dal fatto che, come sempre, pur essendo capaci di profilarci chiarament­e siamo altrettant­o capaci di collaborar­e, ascoltare, incontrarc­i. Uno dei nostri punti di forza è confrontar­ci con la realtà e assumerci le nostre responsabi­lità e lo facciamo nelle commission­i, in parlamento, dentro e fuori i palazzi della politica». Con una postilla apposta a mo’ di ‘memento’: «Nella miglior tradizione svizzera vogliamo mantenere il cantone il più snello possibile, ma altrettant­o tonico e con una chiara visione liberale radicale che sia la migliore risposta alle narrative troppo vicine a statalismo e collettivi­smo che non ci porteranno da nessuna parte».

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ARCHIVIO TI-PRESS Il ‘parlamenti­no’ liberale radicale si è riunito ieri a Sementina

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