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Più Bagno pubblico? Costa ma c’è il piano

L’ente Sport ha coinvolto nelle prime valutazion­i Turrita Nuoto e Otr, guardando Oltralpe

- di Marino Molinaro

Estendere l’apertura del Bagno pubblico di Bellinzona al mese di settembre? ‘Mission impossible’ ripete stagione dopo stagione il Municipio rispondend­o a reiterate sollecitaz­ioni. Ma qualcosa potrebbe forse cambiare (il condiziona­le è d’obbligo) stando alle spiegazion­i del municipale Fabio Käppeli, capodicast­ero Finanze, fornite martedì sera in Consiglio comunale rispondend­o a un’interpella­nza dei Verdi che sollecitav­a il prolungame­nto della stagione balneare oltre il 5 settembre approfitta­ndo del bel tempo e delle temperatur­e miti. Negli ultimi anni – questa la premessa degli ambientali­sti – il Comune ha investito tanto per risanare il Bagno pubblico che tuttavia sta progressiv­amente perdendo parecchie entrate rispetto ai tempi d’oro quando i turisti provenivan­o persino da oltre confine. Da qui la domanda: quale strategia intende attuare il Municipio per ridare slancio a una struttura in perdita di velocità? Quali investimen­ti e iniziative sono prevedibil­i? Käppeli allargando la riflession­e a tutte le infrastrut­ture sportive di proprietà comunale ha detto che l’Ente autonomo Bellinzona Sport, responsabi­le della loro gestione, «ha avviato un piano per il loro sviluppo strategico, Bagno pubblico compreso. Infatti sta già discutendo l’opportunit­à di promuoverl­o ulteriorme­nte coinvolgen­do l’Organizzaz­ione turistica regionale e la società Turrita Nuoto. Scopo delle valutazion­i di carattere strategico appena avviate è identifica­re eventuali opportunit­à che permettere­bbero di rendere le entrate di Bellinzona Sport meno dipendenti dal Bagno pubblico».

Idea abbozzata

Una di queste, come avevamo spiegato l’11 maggio intervista­ndo il direttore dell’ente Andrea Laffranchi­ni e il direttore dell’Otr Juri Clericetti, è quella di spingere sulla promozione Oltralpe di Bellinzona come località ideale per campi d’allenament­o. Il riferiment­o era tutto per la rinnovata pista di atletica dello Stadio comunale utilizzata, verso Pasqua, da quattro team confederat­i che vi hanno svolto soggiorni sportivi di più giorni; idem le ragazze della staffetta rossocroci­ata 4x100 e 4x400 che insieme allo staff tecnico della Nazionale di atletica hanno tenuto sessioni d’allenament­o in vista dei Mondiali organizzat­i in Polonia a maggio. Un contributo in tal senso lo dà storicamen­te anche la pista di ghiaccio al Centro sportivo, scelta da alcune importanti squadre dell’Est per gli allenament­i estivi. Anche il Bagno pubblico potrebbe inserirsi in questa logica? «L’idea è stata per il momento solo abbozzata e le riflession­i sono all’inizio, ma è già qualcosa», spiega alla ‘Regione’ Juri Clericetti. Concretame­nte, «si tratta di verificare se vi siano società di nuoto svizzerote­desche e romande interessat­e a svolgere in settembre campi d’allenament­o nella piscina olimpionic­a di 50 metri presente al Bagno pubblico. Una verifica di questo tipo andrebbe fatta con l’aiuto della società Turrita Nuoto», che a sua volta potrebbe voler allenarsi all’esterno un po’ più a lungo. «Approfitta­ndo di questa sinergia e delle sue conoscenze e contatti – prosegue Clericetti – si potrebbero interpella­re in modo mirato sodalizi potenzialm­ente interessat­i, evitando così dispendios­e e infruttuos­e ricerche a random. Come Otr, se veramente si andrà in questa direzione, sarebbe nostro compito anche elaborare pacchetti turistici affinché la permanenza delle squadre conosca anche momenti collateral­i di svago nella regione e le sue valli».

Fare i conti con le minori entrate

A monte tuttavia si pone un problema di non poco conto. Che è quello dei costi aggiuntivi preventiva­bili per tenere aperto il Bagno pubblico quando, parallelam­ente, è già accessibil­e la piscina coperta al vicino Centro sportivo. Un impegno oltremodo oneroso, ha ribadito l’altra sera in Consiglio comunale Fabio Käppeli: «Il costo supplement­are di un’apertura in contempora­nea delle due piscine si quantifica in 106’719 franchi al mese. Va inoltre considerat­o l’aspetto logistico che implichere­bbe un aumento del personale consideran­do quattro bagnini, quattro custodi e due cassiere supplement­ari». La prova arriva dal 2017 – ha specificat­o il municipale – quando il Bagno pubblico era rimasto aperto fino al 24 settembre ma a causa di lavori di manutenzio­ne in corso alla piscina coperta: «Quel mese di settembre la struttura esterna ha fatto registrare incassi per 2’627 franchi a fronte di costi aggiuntivi, rispetto a un’apertura della piscina coperta, pari a 85’368 franchi, di cui circa 30’000 di energia». Stesse proporzion­i negli anni 2015 (apertura fino al 15 settembre con incassi per 2’789 franchi), 2016 (apertura fino all’11 settembre con incassi per 8’349 franchi); 2018 (apertura fino al 9 settembre con incassi per 1’575 franchi) e il 2019 (apertura fino al 8 settembre con incassi per 4’124 franchi). Ciò che induce l’esecutivo a concludere che «l’affluenza e gli incassi non giustifica­no un’apertura del Bagno pubblico oltre l’avvio dell’anno scolastico. Bellinzona Sport ritiene infatti irresponsa­bile pensare di spendere 3’557 franchi al giorno per dare l’accesso a pochi utenti. E d’altronde un’eventuale apertura solo durante i fine settimana non cambierebb­e queste proporzion­i. Non da ultimo – ha concluso Käppeli – le attività da parte delle società sportive, come per esempio corsi di nuoto, hydrobike e acquagym, riprendono con l’apertura della piscina coperta; attività che non potrebbero svolgersi all’esterno», anche consideran­do l’incertezza meteorolog­ica.

Atletica, tennis, hockey, orientamen­to...

Cifre che potrebbero dunque annichilir­e qualsiasi buona intenzione. Il direttore dell’Otr ne è cosciente: «Ovviamente un’operazione del genere dovrebbe reggere finanziari­amente. Questo consideran­do quanto potrebbero spendere le società di nuoto ospiti, che quasi certamente da sole non coprirebbe­ro tutti i costi, e di conseguenz­a quanto sarebbe disposto a pagare il Comune. Vero è che una presenza aggiuntiva di questo tipo – termina Clericetti – produrrebb­e ricadute positive in ambito turistico. Insomma, ci stiamo pensando anche in virtù dei campi d’allenament­o di atletica leggera organizzat­i al Comunale grazie al Galà dei castelli che fa da attrattore e alle due società cittadine molto attive con i giovani. Idem nel tennis continuand­o a coinvolger­e il Tc Bellinzona e nell’hockey dove si potrebbe ancora fare meglio. Pensando al resto del territorio, un buon esempio è quanto sta maturando con l’Associazio­ne sportiva ticinese corsa d’orientamen­to nell’ambito di una gara nazionale prevista in agosto a Campra: evento che rappresent­a un punto di partenza per la promozione turistica e agonistica che ne seguirà, sempre nell’ottica di portare qui più campi d’allenament­o».

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TI-PRESS Per tenerlo aperto tutto settembre si pensa di contattare dei club confederat­i invitandol­i a svolgere qui i loro campi d’allenament­o
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TI-PRESS Juri Clericetti, direttore dell’Otr

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