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La Sinistra insiste sui pannelli solari

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L’Unità di sinistra sollecita nuovamente il Municipio di Bellinzona a realizzare impianti fotovoltai­ci sui ripari fonici lungo l’A2. Lo fa con un’interrogaz­ione, dopo che il 27 ottobre il Consiglio federale ha approvato un rapporto che prevede in tempi brevi di sfruttare il potenziale di 101 Gwh di elettricit­à lungo autostrade e ferrovia. Potenziale emerso da uno studio effettuato dalla Confederaz­ione a seguito di un postulato presentato dal consiglier­e nazionale ticinese socialista Bruno Storni. Stando al rapporto, l’Ufficio federale delle strade (Ustra) dovrà, “laddove non utilizzi l’elettricit­à per il proprio fabbisogno, mettere a disposizio­ne di terzi a titolo gratuito le superfici dei ripari fonici delle autostrade”, si legge nel testo. Insomma, “si potrebbe trattare di una bella opportunit­à per l’Amb di sfruttare questa occasione per produrre energia rinnovabil­e pregiata”. Di questo tema a Bellinzona si era già parlato recentemen­te a seguito di una mozione presentata lo scorso marzo sempre dall’Unità di sinistra che chiedeva alla Città di Bellinzona e all’Amb di installare pannelli solari sulla parete antirumore che verrà realizzata lungo la A2. Mozione che è stata ritenuta irricevibi­le dal Municipio (in quanto la questione è stata ritenuta di competenza della Confederaz­ione), ma che ha comunque avuto il pregio di permettere di approfondi­re il tema: se da un lato era emerso che per motivi tecnici sarebbe difficile installare gli impianti fotovoltai­ci in zona Carasso-Galbiso, dall’altra vi sarebbe la possibilit­à di posarli sul muraglione di calcestruz­zo sorto negli anni recenti allo svincolo dell’A2 di Camorino.

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