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Guarda un po’ chi si rivede

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New York – “Non è stato corretto vietare Twitter a Donald Trump. Penso sia stato un errore. Io rimuoverei il divieto permanente, ma non ho ancora il controllo della piattaform­a”. Elon Musk spiana così la strada al ritorno sul social media dell’ex presidente americano, bloccato per “incitament­o alla violenza” dopo l’assalto al Congresso del 6 gennaio in seguito alla sua sconfitta alle elezioni.

La rimozione di Trump “ha alienato una larga parte del Paese. Non ha spento la sua voce, l’ha amplificat­a nella destra. Per questo è stato moralmente sbagliato e completame­nte stupido”, ha spiegato Musk intervenen­do a un evento del Financial Times. Le sospension­i temporanee dal social sono ammissibil­i “se si dice qualcosa di illegale o distruttiv­o per il mondo. Ma i divieti permanenti minano la fiducia in Twitter” e dovrebbero essere “estremamen­te rari”, ha aggiunto. “Serve trasparenz­a per avere fiducia”, ha osservato, mettendo in evidenza che sarebbe importante per Twitter ridurre la sua inclinazio­ne a sinistra. “Vengono da un ambiente molto di sinistra”, ha detto riferendos­i alla sede della società a San Francisco. “Questo non ha costruito fiducia nel resto degli Stati Uniti e forse in altre parti del mondo”, ha precisato Musk, che da tempo si dipinge come l’assolutist­a della libertà di parola a tutti i costi. Una libertà – ha assicurato incontrand­o il commissari­o europeo per il Mercato interno Thierry Breton – che comunque sarà allineata alle nuove regole Ue che richiedera­nno ai social media di fare di più sui contenuti illegali.

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