Lotta alla flavescenza, i ‘piccoli’ devono arrangiarsi
Niente più operai comunali inviati a domicilio
Il Comune di Bellinzona da quest’anno non invierà più a domicilio i propri operai per applicare ai piccoli vigneti privati, fino a dieci piante, i prodotti fitosanitari necessari a combattere la flavescenza dorata, malattia in grado di causare danni diffusi ad altri vigneti se non correttamente gestita. Un passo indietro deciso dal Municipio. Un bel problema, perché già a metà aprile l’Ufficio federale dell’agricoltura, evidenzia l’esecutivo in un comunicato, “ha stabilito l’obbligo di trattamento delle piante di vite definendo delle zone infestate e delle zone cuscinetto con relative misure da intraprendere. A livello cantonale le direttive per il contenimento sono state approvate dalla Sezione dell’agricoltura”. Ebbene, “tutto il territorio di Bellinzona rientra nella zona infestata e deve rispettare dunque i provvedimenti decisi dalle autorità superiori”. L’anno scorso qualche lamentela era giunta alla nostra redazione da proprietari di tralci di vite: sensibili all’ambiente, segnalavano un orario improprio per l’applicazione del prodotto da parte dei dipendenti comunali, i quali si presentavano talvolta in pieno giorno anziché nelle prime ore del mattino quando le api bottinatrici riposano e non possono essere intossicate. A questo punto “per uniformità di trattamento” la Città “non si occuperà più di applicare il prodotto come avveniva finora”. Indipendentemente dal numero di piante in loro possesso, i proprietari “devono quindi provvedere privatamente a eseguire i trattamenti obbligatori”. Con quali modalità non viene specificato, né l’esecutivo indica a chi rivolgersi (ditte private, viticoltori, servizio cantonale?), a parte che “ulteriori informazioni sono disponibili sul sito del Servizio fitosanitario www.ti.ch/fitosanitario”. Indicativamente sarà necessario effettuare uno o due trattamenti, a dipendenza del prodotto scelto, tra metà giugno e inizio luglio.