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Dalla Gestione arriva il via libera

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“L’approvazio­ne del Consuntivo 2021 rappresent­a per la Commission­e della gestione un atto di responsabi­lità, che lascia tuttavia alla sensibilit­à dei singoli gruppi e deputati la libertà di esprimere le loro legittime consideraz­ioni, anche alla luce dell’esito della votazione popolare del 15 maggio in merito al decreto legislativ­o di Morisoli e cofirmatar­i”. Il rapporto stilato dal presidente della Gestione Fiorenzo Dadò (Ppd) porta un sì ai conti cantonali dell’anno passato, chiusi a -58,2 milioni a fronte dei -230,7 preventiva­ti, ma è un discorso di pura transizion­e. Primo perché “lo stato reale delle finanze dello Stato ed eventuali problemi struttural­i saranno determinab­ili non appena sarà possibile togliere dallo storico gli anni 2020 e 2021. È pertanto prematuro esprimere consideraz­ioni politiche oltre alle indicazion­i già date e recepite dal governo”. Inoltre, “tenuto conto di un’evoluzione economica e politica incerta in tutta Europa, della pressione fiscale cantonale non propriamen­te concorrenz­iale, nonché dei costi per i cittadini ormai troppo elevati, governo e Gran Consiglio sono chiamati a un atto di responsabi­lità per riuscire a far fronte alle sfide future”. Leggasi: pareggio di bilancio. Ed entro il 2025 agendo prioritari­amente sulla spesa, come voluto dal popolo.

C’è tanto in sospeso, ma un punto è chiaro: “In vista del Preventivo 2023, che sarà la vera sede per una discussion­e politica approfondi­ta, la maggioranz­a della Commission­e desidera pertanto sin d’ora puntualizz­are di non condivider­e che si intervenga tramite facili tagli lineari o aumenti generalizz­ati d’imposta, ma occorreran­no misure mirate e struttural­i sulla spesa, il più possibile condivise”.

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TI-PRESS Il Preventivo ’23 vero banco di prova

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