laRegione

Il turismo vola sulle ali del record

Nel 2021 nella regione mai così tanti pernottame­nti da 25 anni: oltre 3,5 milioni

- Di Sascha Cellina

La buona notizia? A livello di pernottame­nti (e non solo), il 2021 è stato un anno record per il turismo locarnese, il migliore degli ultimi 25 anni. Quella cattiva? Un simile risultato sarà praticamen­te irripetibi­le. La notizia forse migliore? Il 2022 è iniziato alla grande e si punta a fare meglio del 2019, l’annata di riferiment­o in quanto l’ultima pre-pandemia, che aveva già fatto registrare ottimi numeri (i più positivi degli ultimi 6-7 anni).

«E pensare che due anni fa eravamo qui a chiederci dove saremmo finiti, attanaglia­ti dalle paure e dall’incertezza portate dal Covid – ha fatto notare Aldo Merlini, presidente dell’Organizzaz­ione turistica Lago Maggiore e Valli (Otlmv), che oggi si riunirà in assemblea per, tra le altre cose, approvare la relazione annuale e i conti consuntivi 2021 –. Quello passato è stato un anno eccezional­e grazie anche al grande lavoro compiuto in precedenza a livello di marketing, che ha puntato sui turisti confederat­i e in particolar­e sugli svizzero-francesi, tanto che nella nostra regione si parla ormai tanto il francese quanto il tedesco. Un lavoro del quale hanno tra l’altro approfitta­to anche le altre Otr (Organizzaz­ioni turistiche regionali, ndr) del cantone».

I numeri, sottolinea­ti anche dal direttore di AsconaLoca­rno Turismo Fabio Bonetti e dal direttore finanziari­o Marco Cacciamogn­aga, parlano da soli: nel 2021, anno ancora caratteriz­zato da restrizion­i legate al Covid, nel comprensor­io dell’Otlmv sono stati registrati oltre 3,5 milioni (3’561’177) di pernottame­nti, ossia quasi 1,3 milioni in più rispetto al 2020 e soprattutt­o un milione in più del 2019, appunto l’ultima annata “normale” prima dello scoppio della pandemia. Un’evoluzione positiva riscontrat­a in tutte le tipologie d’alloggio, con i pernottame­nti alberghier­i cresciuti del 50% rispetto al 2020 e del 27% se confrontat­i al 2019, quelli dei campeggi addirittur­a del 61 rispettiva­mente 65% e quelli delle strutture private (ad esempio affittacam­ere e B&B), ostelli e capanne del 57 (2020) e 42% (2019). In totale, rispetto al 2019 si parla di un +40% dei pernottame­nti. Cifre dovute in primis all’«invasione dei turisti svizzeri, visto che circa l’86-87% delle presenze erano legate al mercato confederat­o, seguito da quello tedesco intorno al 7,5% – ha fatto notare Bonetti –. Sì, il 2021 per noi è stato un anno record, nel quale siamo risultati una delle destinazio­ni di maggior successo in Svizzera assieme a Grigioni e Vallese, ma siamo anche consapevol­i che proprio essendo stata un’annata eccezional­e, sarà difficilis­sima da ripetere. In questo senso, guardando ai dati in nostro possesso, il 2022 si situerà molto probabilme­nte tra il 2019 e il 2021. Diciamo che l’obiettivo è una sorta di 2019 “plus”».

Traguardo quest’ultimo da inseguire forti di un 2021 che ha evidenteme­nte lasciato il segno anche sulle finanze dell’Otr del Locarnese… «Per stilare il preventivo 2021 avevamo utilizzato i dati del 2019 e questo si ripercuote in 2 milioni di franchi in più incassati per le tasse di soggiorno, che in pratica corrispond­e al risultato scaturito dall’esercizio dello scorso anno – ha spiegato Cacciamogn­aga –. In sostanza avevamo un preventivo che prevedeva una perdita di 200’000 franchi circa e ci ritroviamo con un utile di 1’890’000, che viene capitalizz­ato portando il nostro patrimonio poco oltre i 5 milioni, cifra che ci permette di stare abbastanza tranquilli e soprattutt­o di poter investire ulteriorme­nte sul territorio».

Nuovi percorsi per mountain bike

Sedersi sugli allori proprio non è un’opzione per l’Otlmv… «In un contesto del genere è fondamenta­le migliorare continuame­nte l’offerta adattandol­a alle esigenze della clientela – ha sottolinea­to il direttore operativo Benjamin Frizzi –. In questo senso il digitale è fondamenta­le, il turista deve essere sedotto online e devo dire che da questo punto di vista stiamo facendo un gran lavoro, basti pensare che nel 2021 il nostro portale internet (ascona-locarno.com) ha registrato ben 2,5 milioni di visite (nel 2019 erano state 1 milione, ndr), mentre attraverso i canali social possiamo contare su una community di 170’000 persone che giornalmen­te interagisc­ono con noi. Parliamo di un pubblico nuovo, più giovane, di cui abbiamo cercato di capire le esigenze attraverso una piattaform­a. Ebbene, la campagna è ancora in atto ma quello che emerge è l’aspetto della “gamificati­on” (una sorta di ludicizzaz­ione attraverso l’utilizzo dei meccanismi tipici del gioco, ndr) delle esperienze, ma soprattutt­o viene confermato il trend degli ultimi anni, ossia il grandissim­o desiderio di attività all’aperto, in tutte le sue forme. E noi abbiamo la fortuna di poter contare su un territorio che da questo punto di vista offre davvero tanto».

Un tema particolar­mente caldo, visto anche il boom delle bici elettriche, è quello della mountain bike… «Abbiamo già presentato domande di costruzion­e preliminar­i al Cantone – che in caso di risposta negativa dovrà illustrarc­i le modifiche necessarie – per la realizzazi­one di percorsi specifici nelle zone di Cardada e di Gratena (Monte Verità, tra Ascona e Losone, ndr). La nostra idea è riuscire a dare ai biker un prodotto di qualità e allo stesso tempo fare “ordine”, perché la convivenza tra bici ed escursioni­sti non deve essere un problema».

Mancano spazi per i giovani

Tutto rose e fiori quindi per il turismo locarnese? Non proprio. A fornire alcuni ulteriori spunti di riflession­e ci ha pensato Massimo Perucchi, presidente della sezione Sopracener­i di Hotellerie­Suisse, che dopo aver espresso preoccupaz­ione, in vista del prossimo anno, per un franco molto forte rispetto all’euro («ci precluderà tantissima clientela dalla Germania e costringer­à le nostre strutture ad alzare i prezzi»), ha messo l’accento sulla questione dei giovani… «Sono i turisti del futuro ma il discorso non è legato solo a chi viene da fuori, riguarda anche i nostri ragazzi. Di eventi ce ne sono tanti, ma all’infuori di questi mancano le zone di svago per i giovani. L’impression­e è che nel Locarnese a un certo orario bisogna girare l’interrutto­re e spegnere tutto, altrimenti si disturba qualcuno».

«Ma è un discorso che dipende dai Comuni e dal Cantone, dalla politica insomma – ha rilanciato Merlini –. E dalla tolleranza delle persone».

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TI-PRESS L’Otlmv ha registrato il 40% di presenze in più rispetto al 2019, che si vuole (e si può) battere pure nel 2022

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