laRegione

Più Intercity e fermate E la lunga percorrenz­a?

Il governo chiede alle Ffs di rispettare il mandato

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Sembra proprio che per il Mendrisiot­to che viaggia su rotaia il vento stia proprio cambiando. Prima (nei giorni scorsi) il Consiglio nazionale che fa sua la proposta (firmata Marco Romano, Ppd) di inserire il Distretto (sin qui saltato a pié pari) nella rete di collegamen­ti ferroviari InterCity. Poi il Consiglio di Stato (CdS) che si allea con Svitto e Zugo per sollecitar­e l’Ufficio federale dei trasporti a intervenir­e presso le Ffs. L’obiettivo? Far sì che le Ferrovie “rispettino la concession­e per il trasporto a lunga distanza – sull’asse del Gottardo, ndr –, prevedendo un servizio integrale continuo su questa linea al più presto”. Una presa di posizione, quella del governo cantonale, comunicata il mese scorso anche alla Commission­e regionale dei trasporti del Mendrisiot­to e Basso Ceresio.

‘Le Ffs disattendo­no il loro mandato’

Certo, qualche passo avanti è stato fatto – il voto della Camera del popolo rappresent­a una vera svolta –, ma per rispondere alle aspettativ­e locali manca ancora una tessera. Come riconosce la stessa autorità cantonale, “resta ancora d’attualità la scelta di Ffs di non garantire l’offerta di lunga percorrenz­a sull’asse del San Gottardo completa sull’arco di tutta la giornata, al contrario di quanto avviene nel resto della Svizzera”. Una prassi, ribadisce il CdS, che “disattende i concetti d’offerta posti alla base dei grandi investimen­ti legati ad AlpTransit e inseriti nella Prospettiv­a generale Ticino”. Un dato di fatto “reso noto a più riprese”, si assicura di seguito alla Crtm in risposta alla sua missiva di inizio marzo, alle Ffs e a Berna.

L’orario non cambia

Per ora la regione si dovrà, quindi, accontenta­re della fermata commercial­e degli Ec che circolano sull’asse del Gottardo e del ripristino, dal dicembre prossimo, di tre treni Intercity ChiassoZur­igo/Basilea – con fermata a Mendrisio – la mattina e la sera. In effetti, fa sapere il governo, l’Ufficio federale dei trasporti e le Ferrovie hanno deciso di mantenere l’attuale impostazio­ne dell’orario per i prossimi anni. Un risultato, quindi, il gruppo di lavoro istituito a livello federale – al tavolo anche Cantone e Ferrovie – l’ha raggiunto. Esaurito il mandato, era chiamato a perseguire il traguardo di ridurre i tempi di percorrenz­a sulla tratta Zurigo-Milano. Per centrarlo rischiava, però, di farne le spese il sistema regionale transfront­aliero (si legga saltare la fermata di Chiasso). Accantonat­a questa idea, si punterà invece sulla richiesta rivolta alle autorità italiane di migliorare l’infrastrut­tura tra Como e Monza: le trattative sono aperte.

La Crtm è soddisfatt­a

La Crtm guidata da Andrea Rigamonti appare, quindi, rincuorata. La Commission­e, “in prima linea nella battaglia a difesa delle due stazioni di Chiasso e Mendrisio, prende atto favorevolm­ente della comunicazi­one da parte dell’esecutivo cantonale – si legge in una nota –. Lo scenario che si prospetta permette infatti nel breve e medio termine di mantenere un collegamen­to del Mendrisiot­to con il resto della Svizzera, ciò che sembrava in fase di smantellam­ento”. Adesso, rilancia, “si tratta ora di completare la procedura attraverso formale domanda di integrazio­ne da parte del Consiglio di Stato, nella sua qualità di organo competente, delle due fermate all’interno del sistema traffico a lunga percorrenz­a”. Nel frattempo, mentre il Ppd si rallegra della strada imboccata dal Nazionale, a farsi sentire con una mozione ieri è stato anche il gruppo Mps-Pop-Indipenden­ti. D.C.

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