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‘Chiamati a gestire un periodo difficile’

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Nonostante un contesto complicato il settore bancario ticinese è in buona salute. Questo il messaggio che emerge dall’assemblea generale dell’associazio­ne bancaria ticinese (Abt), tenutasi ieri a Vezia, alla presenza anche dei consiglier­i di Stato Claudio Zali e Christian Vitta. “Abbiamo contribuit­o a evitare una crisi economica garantendo prestiti in tempo zero alle aziende in difficoltà a causa della pandemia”, ha affermato il presidente dell’Abt Alberto Petruzzell­a. E se una tempesta sembra (quasi) alle spalle, non mancano nubi minacciose all’orizzonte: “Le banche sono ora chiamate a gestire un nuovo periodo difficile, dove le incognite si stanno moltiplica­ndo”. Il riferiment­o è ovviamente alla guerra in Ucraina e al rincaro di energia e materie prime. “Gli strascichi della pandemia sono ancora presenti, le borse rimangono volatili, è tornata l’inflazione e il conflitto russo-ucraino ha creato ancora più incertezza sui mercati”, questo il quadro tratteggia­to dall’associazio­ne, che segnala “una comprensib­ile inquietudi­ne nella clientela, tanto a livello di private banking quanto di clientela aziendale”.

‘La situazione con l’Italia va sbloccata’

A preoccupar­e Petruzzell­a e gli altri membri dell’associazio­ne è anche la questione legata all’accesso al mercato italiano: “Rimane fondamenta­le migliorare le condizioni quadro attraverso un’intensa attività di lobbying a livello cantonale e federale. Il mancato rispetto della roadmap da parte dell’Italia sta penalizzan­do in modo ingiustifi­cato le banche ticinesi, limitandon­e le attività e le prospettiv­e di crescita”. Un accento importante è stato messo anche sul tema della formazione e delle competenze: “Per navigare in questo mare agitato le banche devono continuare a migliorars­i e innovarsi. La formazione continua è un requisito imprescind­ibile. Collaborat­ori formati sono una garanzia di successo, in particolar­e alla luce dei nuovi trend che si stanno imponendo nel settore come la sostenibil­ità e la digitalizz­azione”. Un tema sul quale l’associazio­ne bancaria ticinese “è già molto attiva, sensibiliz­zando i propri associati e stando attento alle nuove esigenze formative della piazza”.

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